Isola, polemica sulla gestione dei servizi sociali

I sindaci del distretto Asl dell’Isola Bergamasca e Bassa Valle San Martino non hanno ancora trovato un accordo sull’attuazione del Piano di Zona del sistema integrato di interventi e servizi sociali del 2005. La situazione di conflittualità permane dall’inizio dell’anno, da quando cioè 17 comuni del distretto hanno deciso di costituire un consorzio pubblico di gestione dei servizi con sede a Bonate Sotto nel centro polivalente Bernareggi. Contrari a questa scelta sette comuni guidati da Ponte San Pietro i quali chiedono che si continui con la convenzione in atto e che Ponte resti il comune capofila.

Una parte dei sindaci ha chiesto all’Asl una gestione a termine del Piano di zona in attesa che le parti conflittuali trovino una soluzione unanime. Richiesta non accolta all’unanimità dall’assemblea dei sindaci, e quindi non è ancora possibile sapere se i vertici dell’Asl provinciale accetteranno di diventare gestori del Piano di zona dell’Isola e della val san Martino. Preoccupate le associazioni di volontariato e le cooperative impegnate nella gestione dei servizi che prima della riunione di martedi sera hanno consegnato un documento a Sindaci. Nella lettera firmata da Caritas, Acat, Consorzio Priula, Confcooperative- Federsolidarietà, Forum dei disabili, Associazione famiglie portatori di handicap, Casa amica e Istituto comprensivo di Ponte san Pietro viene evidenziato il forte disagio che sta creando questa situazione che va a penalizzare persone che già vivono, in modi diversi per le loro vicende personali fatiche e problemi e auspicano una definizione rapida della questione.

Martedi sera nella sala riunioni si è riunito il collegio di vigilanza del quale fanno parte i sindaci dei 24 comuni e i vertici della provincia, dell’Asl e del distretto socio sanitario per trovare una soluzione all’empasse che sta creando un vuoto gestionale nell’erogazione dei servizi sociali.

Al termine della discussione a maggioranza: 17 comuni favorevoli (quelli del Consorzio), 2 astenuti (Ambivere e Pontida) e 4 contrari (Ponte san Pietro, Brembate Sopra, Mapello e Capriate San Gervasio è stato deciso di trasferire la gestione del piano di zona, sino al 30 settembre 2005 all’Azienda sanitaria di Bergamo.

(04/03/2005)

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