Bombassei e i suoi ricordi:
«Fantastica, si guida la storia»

1000 Miglia di divertimento, stupore, meraviglia. Semplicemente tanta bellezza, in un perfetto spot recitato da Alberto Bombassei: il numero uno di Brembo ha nel suo curriculum una decina abbondante di presenze e sa spiegare i segreti della «corsa più bella del mondo».

È strano non vederla alla partenza. «Purtroppo la mia ultima partecipazione è stata nel 2012: gli impegni lavorativi e politici mi hanno impedito di tornare, dopo avere preso parte ad una decina di edizioni. Dispiace non esserci: la 1000 Miglia è divertente, più di ogni altra cosa».

Perché? «Perché ti permette di guidare un pezzo di storia e di rilassarti: non si sente mai la stanchezza, tanto sono forti le sensazioni positive. Ed è stupendo scoprire le bellezze d’Italia: riempie il cuore».

Sulle tracce del bello. «L’autostrada è comoda, ma taglia il meglio, i paesaggi e gli scorci più spettacolari. Guidando sulle strade della 1000 Miglia ho scoperto alcune zone d’Italia che non conoscevo e che credo in pochi conoscano: per esempio alcuni piccoli paesi sperduti, in Umbria, in Toscana o nelle Marche. Fantastici».

Quest’anno, si passa da Bergamo. «Nonostante Bergamo non faccia parte del percorso storico, sono entusiasta: ma, da bergamasco e da ammiratore della nostra città, sarebbe stato bellissimo fare passare la corsa anche da Città Alta: quello è il cuore di Bergamo».

Sogna di tornare? «Sì, non appena avrò la possibilità. In ufficio potevo anche mancare per qualche giorno, in politica no: mi sento in dovere. Vorrei tornare, insieme a Matteo Tiraboschi (il genero con lui nella foto principale, ndr) e con la Ali di Gabbiano: l’istinto mi farebbe scegliere la Jaguar, che regala più soddisfazioni, ma l’età mi consiglia la Mercedes, che è più comoda. La 1000 Miglia la correrei fino a cento anni».

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