La «ribellione» delle cassiere:
nelle festività non si lavora!

Hanno lasciato la cassa vuota, almeno per un giorno, per godersi le festività con la famiglia. All'Iper di Orio si è consumata la «ribellione» delle cassiere stanche di lavorare, non solo la domenica, ma anche le festività. Da Orio replicano: nessuna ribellione.

Hanno lasciato la cassa vuota, almeno per un giorno, per godersi le festività con la famiglia. All'Iper di Orio si è consumata la «ribellione» delle cassiere stanche di lavorare, non solo la domenica, ma anche le festività, dopo che le liberalizzazioni introdotte dal 1° gennaio dal premier Monti, di fatto consentono agli esercizi commerciali di tenere aperti 365 giorni all'anno.

Tutto è accaduto per la festività della Pasquetta ma ci si chiede se possa ripetersi per la prossima festività del 2 giugno in cui la direzione del centro commerciale ha già dichiarato che resterà aperto.

A ricostruire gli eventi Alberto Citerio, segretario provinciale di Fisascat Cisl Bergamo. «I dipendenti dell'Iper di Orio avevano stilato una semplice lettera – spiega – in cui chiedevano di dire se erano d'accordo o meno sul turno lavorativo a Pasquetta. Tra i firmatari uno si è detto favorevole e 123 invece contrari. Molte erano cassiere: diciamo l'80% delle dipendenti delle casse. Hanno quindi segnalato alla direzione dell'Iper la loro scelta garantita tra l'altro dal contratto nazionale che prevede solo il lavoro volontario nelle festività».

La direzione dell'Iper conferma ma ridimensiona l'accaduto: niente casse vuote e ribellione delle cassiere: «Alcune dipendenti ci hanno manifestato l'intenzione di non lavorare a Pasquetta – spiega Emerenziana Ravelli, responsabile del personale dell'Iper di Orio –: purtroppo la direzione del centro commerciale non ha comunicato tempestivamente il calendario delle festività di lavoro e molti dipendenti avevano già preso altri impegni per Pasquetta. Abbiamo comunque coperto il servizio senza arrecare disagi alla clientela».

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