La nuova Gamec nell'ex Dogana
Anche l'auditorium e il ristorante

Il progetto della nuova Galleria d'arte moderna e contemporanea è sul tavolo di Palafrizzoni. Un restyling completo dei Magazzini Generali di via Rovelli per creare un nuovo polo museale in città, dono di Ubi Banca. Previsti un auditoriun e un ristorante.

Il progetto della nuova Galleria d'arte moderna e contemporanea è sul tavolo di Palafrizzoni. Un restyling completo dei Magazzini Generali di via Rovelli per creare un nuovo polo museale in città, dono di Ubi Banca. In corso il primo passaggio tecnico, si attende la presentazione del Piano attuativo, dopo la pausa agostana. «L'iter urbanistico, variazioni al Pgt comprese, durerà almeno fino alla prossima primavera: l'obiettivo è aprire i cantieri per fine 2012» spiega l'assessore Pezzotta. Per chiuderli un anno dopo, andando a passo di carica.

Il Piano di governo del territorio (Pgt) prevede la realizzazione di palazzi sul lato sinistro di via Rovelli (quello occupato dalla Dogana) e la completa demolizione dei magazzini ubicati su quello opposto, per fare spazio ad un parco. La proposta di Ubi Banca prevede invece la loro ristrutturazione completa: parte da destinare all'istituto di credito e parte da donare alla città, come sede della nuova Gamec. Il tutto inserito in un contesto di parco urbano.

Il progetto preparato dallo studio Traversi prevede difatti di destinare gli edifici più bassi (quelli finora occupati dagli archivi) a sede della Gamec: pianterreno per le esposizioni, interrato per depositi, collezioni permanenti e prestiti, primo piano per uffici. Totale, 5.455 metri quadri di superficie lorda di pavimento. Sono invece 4.188 quelli del nuovo centro polifunzionale di Ubi, da realizzare nei silos (che sul lato di via Rosa e della ferrovia conserveranno la storica facciata): al pianterreno la caffetteria, il bookshop e la collezione d'arte dell'istituto di credito, dal primo al terzo un nuovo Centro di formazione che vada ad affiancare quello di via Fratelli Calvi ormai al limite della capienza, al quarto e al quinto il ristorante con tanto di belvedere. E in più, la chicca: un auditorium da 400 posti.

Per saperne di più leggi L'Eco di Bergamo del 10 agosto

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