La protesta dei non vedenti per i semafori sonori

«Non è la luna che vogliamo, ma i semafori sonori». Hanno scandito questo slogan per un lungo tratto di strada i non vedenti - circa un centinaio - che oggi pomeriggio si sono ritrovati in piazzale Marconi per manifestare contro la mancata installazione dei semafori acustici in città. «Una richiesta di 27 anni fa» ha spiegato Giovanni Battista Flaccadori, presidente della sezione bergamasca dell’Unione italiana ciechi, aggiungendo che entro la fine di quest’anno l’assessore Piccinelli ne aveva promessi sei, garantendone almeno due a fine settembre. Tutte promesse non mantenute.

Alla vigilia di Santa Lucia, pertanto, i non vedenti bergamaschi hanno deciso di far sentire la loro voce. Tante le persone che si sono accodate alla manifestazione, che hanno applaudito alla loro coraggiosa decisione. Fischietti in bocca, il ticchettio dei bastoni bianchi sull’asfalto, cartelloni e volantini, hanno percorso le principali vie del centro, attraversando anche le affollate bancarelle di Santa Lucia. Hanno bloccato il traffico alla stazione e all’incrocio tra via Paleocapa e viale Papa Giovanni. Arrivati davanti a Palazzo Frizioni, i manifestanti hanno consegnato a un impiegato il regalo di Santa Lucia destinato all’assessore l’assessore alla viabilità Piccinelli: un sacchetto di carbone.

«Accetto il carbone» ha replicato con filosofia Piccinelli, che ha precisato come l’amministrazione comunale abbia sempre collaborato al meglio con l’associazione dei non vedenti di Bergamo, facendo richiesta al Ministero di ben otto semafori,. Purtroppo ne sono stati autorizzati soltanto tre.

(12/12/2003)

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