La Val di Scalve in rivolta:lasciateci la Comunità montana

Una giornata senza lezioni in classe per protestare contro l’annunciata sparizione della Comunità montana della Valle di Scalve, forse la più antica della Lombardia. È un gesto forte per sottolineare Lombardia. La riforma regionale in tema di Comunità montane prevede infatti per l’area bergamasca la riduzione a 23 enti sovraccomunali e a farne le spese sarebbero le istituzioni scalvine. Il comitato popolare sorto a sostegno della Comunità montana con sede a Vilminore però non intende arrendersi senza lottare.La mobilitazione è stata rapida e si è estesa nel corso delle settimane: sono infatti 5.250 le firme sottoscritte in calce alla petizione che ora verrà inoltrata (in accordo con associazioni di categoria e sindacati) alla Giunta regionale, ai consiglieri bergamaschi, ai capigruppo lombardi, al presidente del consiglio regionale Giulio Achille De Capitani, a Sante Zuffada, presidente della commissione affari regionali, a Carlo Saffiotti, del comitato per la montagna, al prefetto, al presidente della Provincia, Valerio Bettoni e al governatore della Regione, Roberto Formigoni.Se i vertici della Comunità montana e amministrazioni si stanno muovendo a livello politico, anche la gente di Scalve è intenzionata a far sentire la propria voce e, dopo la fruttuosa raccolta firme, ha escogitato nuove azioni. La prossima iniziativa sarà quella di chiedere alle famiglie con figli iscritti ad istituti che vanno da scuole dell’infanzia a corsi superiori di aderire ad una giornata di astensione scolastica. La data scelta è quella di mercoledì 17 settembre quando, per i ragazzi delle superiori e del triennio vilminorese, sarà anche previsto un incontro condotta dal presidente Franco Belingheri nel corso del quale verranno sottolineate le motivazioni che stanno alla base della protesta.Il campo dell’istruzione è uno dei settori in cui la Comunità montana di Scalve è maggiormente presente e, con interventi ad hoc che impegnano più di 90 mila euro annui. L’ente scalvino è intervenuto nell’iniziativa di creazione del triennio superiore di Valle, nel sostegno a corsi di formazione coordinati dal Centro di formazione professionale di Vilminore, nella promozione di a attività culturali e iniziative organizzate dal locale Istituto Comprensivo, nel servizio di supporto a studenti diversamente abili per garantire «insegnanti di sostegno» e con l’erogazione di contributi alle famiglie che affrontano spese di trasporto per ragazzi iscritti a corsi secondari superiori.In occasione della giornata di «astensione dallo studio» verranno richiamati in Valle giornalisti e televisioni per dare risonanza all’evento. Il secondo appuntamento sarà l’incontro, fissato per il 15 settembre alla sede Bim di Bergamo, tra i componenti del comitato e i consiglieri regionali bergamschi. La protesta si trasferirà poi al Pirellone, con una manifestazione da organizzare verso i primi giorni di ottobre e un incontro già richiesto al presidente Formigoni.

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