L'Aler risponde ai sindacati:
la responsabilità non è nostra

A seguito delle dichiarazioni rilasciate dalle Organizzazioni Sindacali degli Inquilini apparse sul sito www .ecodibergamo.it in data 27 maggio, è opportuno fornire alcuni chiarimenti. L’Aler di Bergamo, nel contesto del dettami della Legge Regionale 27 e successive modificazioni, accoglieva, fin da giugno 2008, l’invito delle suddette Organizzazioni ad un confronto finalizzato alla revisione del canone di locazione. Già nei primi incontri, l'Azienda si accordava per ridurre del 6% circa, i canoni degli alloggi siti in fabbricati privi di ascensore a partire dal 3° piano incluso in su e di un altro 6% qualora l'alloggio fosse privo di riscaldamento rinviando determinazioni in merito alla presenza di spazi verdi non cintati.

L’accordo siglato coinvolgeva 1228 alloggi con un risparmio complessivo sui canoni di € 161.000 annui. Avuto conferma che in sede regionale la suddetta legge avrebbe subito modificazioni l’Azienda richiedeva alle Organizzazioni degli inquilini, che accettavano, di sospendere l’accordo per valutare le modifiche apportate. Ai primi di aprile del 2009, le rappresentanze sindacali avanzavano una serie di proposte finalizzate ad una riduzione del canone in misura superiore a quanto concesso dalla legge. Si richiedeva di fatto di considerare molteplici aspetti legati allo stato dell’immobile: per ciascuno di essi si rendeva necessario concordare criteri di misurazione da verificare in pratica su ciascun singolo fabbricato ela alloggio con notevole dilatazione dei tempi, facendo quindi slittare in là nel tempo la riduzione dei canoni.

L’azienda quindi, recependo in parte la proposte avanzate dalla controparte, in data 20 aprile illustrava la propria proposta sulla quale le rappresentanze sindacali si riservavano di fornire una risposta. La proposta dell’Azienda portava ad una riduzione dei canoni per un importo superiore a un milione di euro spalmato su gran parte degli inquilini per un periodo di un anno. Nel successivo incontro richiesto dalla Organizzazioni Sindacali per l'11 di maggio e posticipato al 20 , l’Azienda , presentava un’evoluzione della precedente proposta che portava sempre ad un risparmio superiore al milione di euro/annui per gli inquilini, ma legata principalmente al disagio creato nei propri alloggi per la mancanza di serramenti adeguatamente isolanti , e secondariamente alla presenza di aree verdi non recintate o recintate, ma di uso pubblico.

Fra la prima e la seconda proposta risultavano coinvolti quasi 5 800 alloggi. Non accettabile perche in contrasto con la legge, la richiesta dei sindacati degli inquilini di non considerare le aree a verde nella determinazione del canone. La proposta era completata dall’abbattimento del canone di locazione dei box, nella misura del 20%, qualora l’alloggio connesso non fosse in condizione di sotto utilizzo e privo di cantina e/o solaio (coinvolti 970 alloggi) e dalla sospensione dell’adeguamento ISTAT per il canone dei box per l’anno 2010.

Questa seconda proposta dell’Azienda ha il vantaggio per gli inquilini che la riduzione del canone si protrae fino a che non verranno sostituiti gli infissi e recintate le aree verdi, ossia si estende ad un periodo maggiore all’anno. Ma non solo. L'adozione dei nuovi serramenti comportera successivamente risparmi duraturi sui costi del riscaldamento.  Ancora una volta i rappresentanti degli inquilini si sono riservati di dare una risposta. Vero, quindi, che essendo necessario emettere per tempo i bollettini per i prossimi mesi, e non essendosi arrivati ancora ad un accordo, e non certo per responsabilita dell’azienda, gli eventuali coefficienti riduttivi non sono stati applicati, ossia la riduzione el canone shttera.

E’ necessario infine considerare che è si vero che l’incremento percentuale dei canoni a Bergamo e stato significativo, ma che per piu di venti anni i nostri canoni sono stati i piu bassi della Regione .

Questa la sintesi della trattativa sindacale dalla quale si evince una situazione differente da quanto affermato dalle organizzazioni sindacali.
Ing. Bruno Marzia
direttore generale Aler Bergamo

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