«Bergamo per il mondo»
al «medico dei campesinos»

Emilio è rimasto paralizzato mentre lavorava sul cantiere: una lastra di cemento lo ha colpito dritto sulla colonna vertebrale togliendogli l'uso della gambe. È notte quando il medico dei campesinos, Pietro Gamba, di Stezzano, lo va a recuperare con l'ambulanza: lo porterà un mese nella sua clinica costruita sull'altipiano andino, in Bolivia, per cercare di dargli di nuovo una speranza. Non di camminare certo, ma di riuscire a cavarsela nonostante le condizione ambientali avverse: l'altipiano infatti è fatto di terra e di roccia rosso fuoco, di poche coltivazioni di patate e di altri cereali, dell'allevamento di ovini e bovini.

Pietro Gamba, originario di Stezzano, dal 1986 ha scelto di stare vicino ai più poveri e di garantirgli quei diritti alla salute che in Bolivia sono ancora un lusso per pochi. Lo fa con accanto la sua splendida famiglia: la moglie anche lei medico e le quattro figlie. È per questo che il Cesvi ha deciso di conferirgli il riconoscimento «Bergamo per il mondo» nell'edizione del «Premio Takunda - Vincere per la solidarietà 2010» in programma giovedì sera alle 21 al Teatro Donizetti.

L'opera di Pietro Gamba resta, a distanza di tanti anni, una vera speranza per i campesinos boliviani. Non sono pochi quelli che si lasciano morire. Tutti sanno però che dal medico Gamba troveranno non una semplice prestazione ma un gruppo di medici che si è messo al servizio dei campesinos.

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