«Non volevo uccidere il ladro» L’imprenditore si difende

«Il colpo è partito accidentalmente quando sono uscito sul balcone»: si è difeso così, ieri, di fronte al pubblico ministero, Antonio Monella, 47 anni, imprenditore edile di Arzago d’Adda che nella notte tra martedì e mercoledì ha fatto fuoco contro i malviventi che si erano introdotti nella sua villetta ed è accusato di aver ferito a morte Elvis Hoxa, albanese di 19 anni, trovato agonizzante fuori da un pub nel Milanese (nella foto Cesni l’esterno del locale). L’immigrato era clandestino, in Italia da due anni, con precedenti penali. L’imprenditore resta indagato a piede libero per omicidio volontario e si è dichiarato sconvolto per quanto accaduto: «Il ragazzo che è morto aveva l’età di mio figlio».L’ASSALTO IN VILLAL’assalto in villa finito nel sangue è avvenuto nella notte tra martedì 5 e mercoledì 6 settembre. Intorno alle due del mattino il proprietario dell’ abitazione, Antonio Monella di 48 anni, è stato svegliato dai rumori provocati dai malviventi. Quando si è alzato dal letto si è trovato di fronte tre banditi, che a quel punto sono scappati, dirigendosi verso il garage. Non appena si è accorto che i banditi avevano rubato le chiavi della sua auto, un fuoristrada Mercedes, l’imprenditore non ha esitato un secondo: ha imbracciato un fucile che detiene regolarmente in quanto appassionato cacciatore, è uscito sul balcone della sua stanza e ha fatto fuoco. Il primo colpo ha raggiunto la sua auto, mentre uno dei malviventi si trovava già all’interno, il secondo ha colpito uno dei componenti della banda. Gli spari sono stati uditi anche dai vicini di casa, che si sono affacciati alle finestre, mentre i banditi a quel punto desistevano da ogni proposito di furto. I tre sono scappati di corsa verso l’auto con la quale erano arrivati ad Arzago e sono riusciti a sparire. Ma Antonio Monella, che li aveva visti dirigersi verso Milano, ha lanciato l’allarme ai carabinieri: i militari della Compagnia di Treviglio hanno avviato subito le ricerche dei banditi, pattugliando le strade statali e provinciali della zona. Poco più di un’ora dopo, intorno alle 3.15, un albanese agonizzante, ferito al petto da un colpo d’ arma da fuoco, veniva trovato nei pressi di un pub a Truccazzano, nel Milanese, lungo la ex statale Rivoltana, a pochi metri da una strada sterrata che conduce alla vicina Cascina Gozza. Il fatto è stato subito collegato dai carabinieri col precedente assalto alla villa. Verosimilmente l’uomo era stato «scaricato» dai suoi complici, abbandonato a terra, sotto uno dei tavolini di legno all’esterno del locale. L’albanese è stato portato d’urgenza all’ospedale di Melzo, dove è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico, ma la ferita era gravissima ed è morto nella mattinata di mercoledì 6 settembre. (08/09/2006)

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