Latte, manifestazioni di protesta della Coldiretti

Latte, manifestazioni di protesta della ColdirettiSabato la Coldiretti distribuirà ai cittadini in piazza latte fresco in bottiglia a 32 centesimi, il prezzo di quanto gli industriali caseari pagano ai produttori

Contestano il costo del latte troppo alto, ma soprattutto la mancata definizione del prezzo del prodotto alla stalla. Sono 150 i produttori bergamaschi di latte associati a Coldiretti che questa mattina si sono incontrati a Treviglio, nell’azienda agricola Premoli, per una conferenza stampa durante la quale sono stati annunciati gli appuntamenti della giornata del latte che si svolgerà sabato 18 ottobre in tutte le città lombarde.

La Coldiretti sta affrontando negli ultimi mesi la grave crisi del settore della zootecnica da latte: le quote latte insufficienti per garantire la competitività delle imprese, le conseguenze provocate dalle condizioni climatiche dell’estate appena conclusasi, ma soprattutto il mancato accordo sul prezzo del latte tra produttori e industrie di trasformazione del prodotto sono diventati infatti gli argomenti principali della campagna di Coldiretti, temi che sono stati sottoposti anche al presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni. In particolare i produttori contestano all’industria la decisione di acquistare il latte a 32 centesimi al litro, un prezzo considerato troppo basso, anche in riferimento al costo del latte al dettaglio, fissato dalle industrie a ben 1.30 euro.

Per protestare sul mancato accordo, la Coldiretti ha deciso di organizzare per sabato la giornata del latte durante la quale i produttori raggruppati sotto l’associazione venderanno in piazza della Libertà il latte fresco non consegnato alle industrie di trasformazione al prezzo di 32 centesimi al litro, ossia al prezzo di costo. La giornata del latte si svolgerà durante un fine settimana di sciopero e polemica: da venerdì 17 fino al 19 ottobre alcuni produttori bergamaschi hanno infatti deciso di non consegnare il loro latte alle industrie di trasformazione. Questo non avrà però una ricaduta sul consumatore dato che i produttori che aderiranno a questa forma di protesta sono una basso numero rispetto al totale dei 1.133 produttori bergamaschi: lo sciopero del latte non influirà quindi sull’acquisto del latte nei negozi e bar.

(14/10/03)

© RIPRODUZIONE RISERVATA