Le auto elettriche inquinano di più?
Intanto volano i preordini della Tesla 3

Le auto elettriche più performanti, come le Tesla, possono essere più inquinanti delle tradizionali vetture a benzina, evidentemente nel caso che il calcolo delle emissioni venga effettuato su tutta la filiera, compresa la produzione dell’energia elettrica.

A questa conclusione è arrivato uno studio della filiale di Hong Kong della società di analisi Sanford C. Bernstein. Secondo questo studio, oggetto di un report di Bloomberg, i veicoli elettrici in circolazione nella regione amministrativa speciale della Repubblica Popolare Cinese potrebbero essere la causa di un incremento del 20% delle emissioni di CO2 in quel territorio, proprio perché ad Hong Kong la metà dell’energia elettrica è prodotta da centrali a carbone.

Neil Beveridge, analista di Bernstein, scrive nel suo rapporto che Hong Kong dovrebbe prima concentrarsi sul passaggio a fonti energetiche rinnovabili o sul gas, piuttosto che spingere con incentivi la vendita di auto elettriche. Nella regione ne circolano 4.000, tra cui la Tesla ModelS oggetto dello studio e molte Nissan Leaf. «Su una percorrenza di 150mila km - scrive Beveridge - una Tesla ModelS che circola a Hong Kong comporta emissioni di CO2 superiori di 4,4 tonnellate rispetto a quelle emesse direttamente da una Bmw 320i», un calcolo ottenuto valutando non solo l’impatto della produzione dell’energia elettrica ma anche quello relativo alla fabbricazione delle batterie e, nel caso dell’auto a benzina, della raffinazione e del trasporto dei caburanti.

Alla polemica innescata dallo studio della Sanford C. Bernstein Tesla ha replicato con una email in cui - riferisce Bloomberg - si sostiene che le emissioni reali delle proprie auto in termini di CO2 sono la metà di quelle di un’analoga vettura a benzina. Le valutazioni della Bernstein rimettono in discussione - come già era avvenuto nei giorni scorsi a Singapore - il meccanismo degli incentivi sulla vendita delle auto elettriche, «agevolate» ad Hong Kong dal punto di vista della sovratassazione alla immatricolazione. Sommando gli sconti che sono stati praticati agli acquirenti delle Tesla ModelS - ognuno dei quali risparmia il corrispettivo di 43.700 euro - e delle altre vetture elettriche, per gli analisti di Bernstein il Governo locale avrebbe perso entrate pari a 170 milioni di euro.

Continua, intanto, a macinare record di preordini Tesla Model 3, la prima berlina completamente elettrica proposta a prezzo abbordabile. Negli Stati Uniti costa 35mila dollari senza contare incentivi federali e statali che possono ridurre il costo totale fino a circa 25mila dollari, a seconda dello stato. Dopo i record registrati ancora prima dell’annuncio e poi subito dopo la presentazione ufficiale, ora il totale delle auto prenotate ha superato le 400mila unità. L’inizio della produzione è previsto nel 2017 e dunque le prime macchine dovrebbero essere disponibili alla fine del prossimo anno.

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