Le sperimentazioni con le cellule staminali
saranno finanziate con un bando pubblico

Le sperimentazioni cliniche con impiego di medicinali per terapie avanzate a base di cellule staminali per la cura di malattie rare e degenerative, tra cui la sclerosi laterale amiotrofica, saranno finanziate con un bando pubblico.

È questo l’effetto più importante dell’emendamento presentato dall’onorevole Elena Carnevali che, se verrà accolto, andrà a modificare il decreto 24/13 aumentando la trasparenza nell’assegnazione dei fondi disponibile ed evitando possibili conflitti di interesse.

Con questo emendamento si vogliono raggiungere più obiettivi: da un lato sostituire l’articolo 2 (commi 2 e 2 bis) del decreto Balduzzi modificato nel 2013, che prevedeva la prosecuzione di trattamenti in essere su base di cellule di cellule staminali mesenchimali, dall’altro sostenere la ricerca clinica che già avviene in numerosi centri italiani con l’impiego di medicinali per terapie avanzate a base di cellule staminali per la ricerca di malattie rare.

«Come giustamente osservano 8 tra i più importanti ricercatori italiani nel loro appello, è fondamentale finanziare la ricerca sulle cellule staminali e le strutture pubbliche che lavorano in questo campo con cellule prodotte secondo il regime Gmp (Good Manifacturing Practice) certificato dall’Agenzia italiana del farmaco - commenta Elena Carnevali -. Ulteriore garanzia di qualità e trasparenza è il fatto che la selezione dei migliori protocolli clinici sperimentali avvenga sotto la guida dell’Istituto Superiore di Sanità e Aifa con regole chiare, consentendo ad ogni struttura sanitaria di poter partecipare. Ci si baserà quindi sulle conoscenze scientifiche e sulle evidenze sperimentali acquisite, attraverso il giudizio di istituzioni e organismi competenti, e non più sulla discrezionalità politica del legislatore. Su un tema così importante e delicato come la ricerca sulle malattie degenerative e rare le risorse sono importanti: l’emendamento prevede uno stanziamento di fondi di 2 milioni di euro per il 2017 e di altri 4 milioni per il 2018».

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