Legambiente sulla passerella di Christo
«Attenzione all’impatto che avrà sul lago»

Legambiente interviene sul progetto della passerella di Christo e scrive al presidente della Giunta regionale della Lombardia e al prefetto di Brescia.

«Occorre prendere atto che la sua sostenibilità è costituita da un mosaico di azioni. Alcune più piccole e alcune più grandi, capaci di creare un disegno organico per il successo dell’evento, con il possibile risparmio di risorse naturali ed economiche ed in massima sicurezza per visitatori e residenti. Va garantita ai cittadini residenti della zona, in particolare di Sulzano e Monte Isola, la mobilità necessaria per gli spostamenti residenziali/giornalieri, la massima informazione sulle caratteristiche ed i vincoli che l’evento produrrà».

«La buona riuscita dell’evento non può prescindere dall’adozione di una vera cabina di regia, che sappia prevedere e organizzare azioni sostenibili, efficaci e sicure. A questo proposito sarebbe necessaria la nomina di un commissario ad hoc, sul modello di Expo, per accorpare le competenze oggi così frammentate».

Una cabina di regia che abbia l’obiettivo, secondo legamebiente, di ridurre «l’impatto ambientale che i lavori di realizzazione della passerella e i consistenti flussi di visitatori previsti produrranno». Serviranno «centri di interscambio (informazione e controllo) nei soli comuni direttamente accessibili alla SP 510 (Marone-Vello, Iseo, Provaglio) ed eventualmente Paratico - propone Legambiente -. Le autovetture andrebbero lasciate possibilmente nei parcheggi delle stazioni ferroviarie di Brescia, Rovato e Palazzolo (con l’ emissione dello scontrino fiscale), evitando “parcheggio selvaggio”, l’uso di prati per la sosta, alte tariffe».

Da qui serve «un piano della mobilità per evitare la congestione del traffico automobilistico e per ridurre l’emissione di C02 in atmosfera, potenziando il trasporto pubblico (treno-traghetti), navette autobus , incentivando la mobilità sostenibile (biciclette, barche, canoe ecc.). Favorire lo scambio di buone pratiche e individuare soluzioni innovative e sostenibili. L’evento dovrebbe coinvolgere tutto il territorio (cornice allargata del bacino del Sebino con la Franciacorta e la Valle Camonica) che lo accoglie, al fine di spalmare i benefici, conoscenza e scoperta del territorio, e distribuire i vantaggi e i costi dell’impatto complessivo su un’area più ampia, poiché Sulzano e Monte Isola, sito dell’ installazione della passerella, sono stretti tra la collina e il lago».

L’associazione non si ferma qui e propone una verifica sulla «raccolta differenziata dei rifiuti prodotti dal previsto alto flusso di visitatori con servizi permanenti», la reitroduzione «di una motovedetta delle forze dell’ordine (Carabinieri o Guardia Costiera)» e un «chek-up della rete fognaria dei 16 centri del Sebino e, se necessario, interventi di manutenzione straordinaria alle condutture per evitare perdite e sversamenti di inquinanti in lago». Infine viene richiesto un «monitoraggio giornaliero (batteriologico) dello stato di salute delle acque del lago da parte dell’Asl e adeguata diffusione del bollettino meteorologico».

© RIPRODUZIONE RISERVATA