Legge Bossi Fini: marocchino assolto per la seconda volta

Tre arresti in meno di un mese e mezzo: questa mattina Aziz Arib, marocchino di 22 anni, è finito a processo in direttissima per la terza volta, ottenendo la seconda assoluzione dall’accusa di violazione della Bossi Fini.

L’intricata vicenda del giovane, di Albano S. Alessandro, è cominciata alla stazione ferroviaria di Grumello il 15 marzo, con un tentativo di rapina ai danni del capostazione. Il marocchino aveva cercato di rubargli l’auto, tentando poi di fuggire a suon di spintoni una volta scoperto. Arrestato, aveva patteggiato un anno di condanna il giorno seguente.

Il 28 marzo, ad Albano, il secondo arresto: durante un litigio tra lui e il suo datore di lavoro erano intervenuti i carabinieri che, scoprendo un espulsione a suo carico del 30 gennaio, lo avevano arrestato. Il giudice Giovanni Petillo, la stessa mattina, lo aveva però assolto «perchè il fatto non costituisce reato»: il giovane aveva fatto richiesta di sanatoria prima del decreto di espulsione.

Ieri, durante un controllo dei carabinieri di Seriate dopo un incidente stradale, il giovane è finito nuovamente in manette per l’espulsione ricevuta il 30 gennaio: questa mattina il giudice Bianca Maria Bianchi lo ha assolto perché il fatto non sussiste, dando comunque, come prescritto dalla Bossi Fini, nulla osta all’espulsione. Poche ore dopo è stato rimpatriato.

(24/04/2003)

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