«Licenza da club, ma entrano tutti»
Discobar sotto sequestro - Video

Bergamo. Formalmente era un circolo privato, ma di fatto era un locale pubblico dove chiunque, sottoscritta all’ingresso una tessera, poteva entrare. E così, per un discobar di via Baschenis, il Clash Club, è scattato il sequestro preventivo, concesso dal gip su richiesta del pm Gianluigi Dettori.

Esercizio abusivo dell’attività danzante e musicale, è il reato che ha legittimato i sigilli. Ma le forze dell’ordine durante i controlli hanno ravvisato un’altra serie di irregolarità amministrative che sono state contestate al gestore italiano del locale. Trovati anche lavoratori in nero.

I motivi della scelta di aprire un circolo privato anziché un locale pubblico, secondo chi indaga, sono sostanzialmente due: benefici fiscali e autorizzazioni meno restrittive. I controlli in vari locali della città e della provincia erano stati compiuti lo scorso aprile da una vera e propria task-force voluta dalla Prefettura: polizia di Stato, carabinieri, guardia di finanza, polizia locale, Agenzia delle entrate, Asl, Direzione provinciale del lavoro, vigili del fuoco, Inps e Siae.

La posizione di altri locali è al vaglio dell’autorità giudiziaria.

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