L’allarme di Legambiente:«Lago d’Iseo inquinato»

È ancora insufficiente il giudizio sulle acque del lago d’Iseo. Secondo Legambiente, nella sua ricerca effettuata in occasione del passaggio della Goletta dei Laghi «Cigno Azzurro», cinque campioni su undici sono risultati oltre i limiti di legge.Il 45% dei campioni analizzati sul lago d’Iseo è infatti risultato fuori dai limiti di legge. Nonostante il miglioramento rispetto al 2007, dovuto anche alle abbondanti piogge di quest’anno, le acque del Sebino non si aggiudicano la sufficienza.La campagna per il monitoraggio delle acque di balneazione, realizzata con il contributo dei partner tecnici Cobat (Consorzio Obbligatorio Batterie Esauste) e COOU (Consorzio Obbligatorio Oli Usati), ha riscontrato, quest’anno, un inquinamento microbiologico anche grave in diversi punti del lago e una situazione preoccupante in prossimità delle foci.Sulla sponda bergamasca, il peggiore dei campionamenti si è registrato di fronte alla spiaggia di Eurovil, nel Comune di Predore, dove la presenza di coliformi fecali ha superato di oltre 30 volte il limite di legge mentre risultano leggermente inquinati i punti di campionamento di Cornasola, nel Comune di Lovere, e il Lido di Nettuno, a Sarnico. Superano invece l’esame della Goletta, con tutti e tre i parametri indagati al di sotto dei limiti consentiti, la spiaggia di San Rocco, a Predore, e il punto campionato in località Gallinarga, nel comune di Tavernola Bergamasca. Sulle rive bresciane, invece, è grave la situazione rilevata nel comune di Sulzano, sulla spiaggia a destra del Rio Calchere, dove i coliformi fecali risultavano di oltre 20 volte superiori ai limiti tollerati. Nello stesso comune, invece, leggermente inquinato il campione prelevato in località Monte Colino. Nessun caso di inquinamento microbiologico di origine fecale è emerso nelle acque di Iseo, Marone, Monte Isola e Provaglio d’Iseo. In quest’ultimo caso poi la situazione è migliorata rispetto all’anno scorso anche grazie alla segnalazione di Legambiente al passaggio dell’edizione di Goletta dei Laghi 2007.Per quanto riguarda le analisi effettuate dal laboratorio della Goletta dei Laghi nei pressi delle foci dei fiumi e dei canali che arrivano nell’Iseo, il bilancio è preoccupante: nel territorio del comune di Pisogne, nei pressi delle foci del torrente Trobiolo e del canale artificiale in cui confluiscono le acque reflue non depurate della alta e media Valcamonica, la presenza di coliformi e streptococchi fecali supera di oltre 10 volte i limiti di legge. Meno drammatica la situazione alla foce dell’Oglio che risulta quest’anno lievemente inquinato, anche grazie alla recente entrata in funzione del depuratore di Esine. E’ grave infine la condizione delle acque alla foce del Borlezza, nel comune di Castro, dove i coliformi fecali superano di oltre 15 volte i limiti di legge e gli streptococchi sono 9 volte superiori ai parametri massimi consentiti. (12/07/2008)

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