L’emergenza casa a Bergamo e in provincia per Borghini «è grave, ma non gravissima»

L’assessore regionale alle Opere pubbliche e Politiche per la casa è arrivato a Bergamo per prendere contatti con tutti gli attori interessati al problema

Alcune case popolari in ristrutturazione
«La situazione a Bergamo è seria ma, credetemi, in alcune aree lombarde è ancora più drammatica». Così descrive l’emergenza casa l’assessore regionale alle Opere pubbliche e Politiche per la casa Piero Borghini, arrivato a Bergamo per prendere contatti con tutti gli attori interessati a questo grave problema. Dopo aver fatto visita ai dipendenti della sede della Regione, in via XX Settembre, Borghini ha incontrato la dirigenza dell’Aler e i rappresentanti di «Casa Amica», da anni in prima linea in questa battaglia.

«Nella vostra provincia il problema sta emergendo con gravità negli ultimi anni - spiega Borghini -: da parte nostra continueremo a potenziare gli strumenti che permettono di destinare risorse importanti ai soggetti più deboli».

Ma l’assessore non nasconde che «anche i singoli Comuni devono fare la loro parte, attrezzandosi più che in passato per poter partecipare ai bandi e poter quindi cogliere occasioni importanti».

In sostanza sul problema casa, già grave «soprattutto nel capoluogo», puntualizza Borghini, si deve alzare il livello dell’attenzione da parte di tutti «se non si vuole che la situazione precipiti e che certe non risposte scatenino reazioni che possono sfociare in problemi anche di ordine pubblico».

Intanto i dati di UniCredit Banca dicono che a Bergamo la richiesta di mutui ha avuto un’impennata: +23,88 per cento rispetto all’anno scorso. Gli acquisti riguardano soprattutto la provincia e l’hinterland.

(06/12/2004)

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