Lunedì l’addio alla maestra morta in A4
Lavorava accanto ai più sfortunati

Chi la conosceva bene non fatica a raccontare com’era Roberta Gipponi e a definirla un angelo.

Si era spesa a livello professionale per poter stare accanto e aiutare i più sfortunati. Dallo scorso maggio la trentenne nativa di Caravaggio - morta lungo l’autostrada A4 - seguiva, all’asilo di Gandosso, dove lavorava come insegnante di sostegno, un bambino con difficoltà d’apprendimento.

Terminato il liceo classico, Roberta – figlia unica – nel 2011 si era laureata in Scienze della formazione all’Università di Bergamo. E poi aveva deciso di stare vicino a chi ha avuto di meno dalla vita. Come il bambino che seguiva alla materna di Gandosso e che, a gennaio, non troverà più la sua maestra in classe. Da nove anni Roberta era fidanzata con Adriano Vitali: da cinque la coppia conviveva in un appartamento di via Fenice ad Adro (Brescia), in località Torbiato.

E anche sabato all’abitazione è stato un continuo viavai di parenti e amici. I funerali saranno celebrati lunedì alle 14,30 nella chiesa parrocchiale di Torbiato. Poi il feretro di Roberta Gipponi verrà tumulato nel piccolo cimitero della frazione di Adro.

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