Marocchino con 11 nomi falsi smascherato in Questura

È stato smascherato dalle impronte digitali il marocchino arrestato ieri all’ufficio immigrazione della Questura: Abdenbi Ben Lelli, 27 anni, era a caccia di un regolare permesso di soggiorno. Sposato con una connazionale, ufficialmente domiciliato a Milano, era in Italia da almeno cinque anni e non aveva mai regolarizzato la sua posizione: era un «fantasma» e aveva utilizzato almeno 11 nomi falsi.

Già indagato in diverse zone d’Italia, era incappato anche in pesanti guai giudiziari, tanto che si ritrovava sulle spalle (con nomi diversi), più di tre anni di reclusione da scontare per reati legati allo spaccio e alla detenzione di sostanze stupefacenti. Grazie a quei nomi falsi, era riuscito a farla franca fino all’altro giorno: è stato il suo tentativo di ottenere un permesso di soggiorno a incastrarlo.

Per le nuove norme sull’immigrazione, secondo la legge Bossi-Fini, ai cittadini non appartenenti a Paesi dell’Unione europea vengono rilevate le impronte digitali. È bastato un controllo incrociato a farlo finire in carcere.

(13/01/2004)

© RIPRODUZIONE RISERVATA