Marzo «pazzerello»: caldo e niente pioggia la siccità preoccupa gli agricoltori

Che il mese di marzo fosse pazzerello, non è una novità. Tuttavia, così bizzarro forse se lo aspettavano in pochi: siamo passati dalla morsa del gelo alla stretta del caldo. Tutto nel giro di 20 giorni. Appena due settimane fa, si era guadagnato il primato del mese «più gelido degli ultimi trent’anni», poi ha cominciato a far registrare temperature primaverili. basti pensare che oggi le temperature hanno sfiorato quasi ovunque i 25 gradi: tanto in pianura, quanto in montana, sopra i mille metri.

All’aumento delle temperature, si somma la scarsità di precipitazioni. I primi tre mesi del 2005 si sono dimostrati avari di pioggia: solo 36 i millimetri di precipitazioni registrati fino ad ora, e le previsioni non parlano di eventi consistenti. Un problema per l’agricoltura in agricoltura, visto che questo non è ancora un periodo di irrigazione dei terreni, e la situazione non è rosea perché la siccità di quest’anno si somma a quella dei due anni precedenti, intaccando le risorse di fonti e fontanili. Se la siccità si prolungasse ancora per un mese - dicono gli esperti - non ci sarà acqua a sufficienza per soddisfare le esigenze del mondo agricolo bergamasco, specialmente della Bassa.

Ed è proprio dal mondo agricolo che arrivano le maggiori preoccupazioni: sono a rischio le produzioni dei cereali autunnali e invernali, già seminati, come l’orzo, che potrebbero deteriorarsi, gli erbai e le coltivazioni arboree. La stagione è in ripresa e con le alte temperature di questi giorni, sui venti gradi, la natura si è messa in movimento e le piante hanno già cominciato a cacciare le gemme, e quindi necessitano di acqua. Si teme che la siccità possa raggiungere i livelli del 2003, dato che in molte località del Nord Italia (in particolare la Lombardia a il Trentino) negli ultimi tre mesi ha piovuto pochissimo.

(19/03/2005)

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