Migrantes, in tremila al santuario di Caravaggio

«Per saper accogliere serve conoscere. Conoscere la storia, la cultura, la lingua di persone venute da lontano alla ricerca del benessere. Per questo vi invito: aprite le porte del cuore per riconoscere nell’altro il fratello». Sono le parole che monsignor Lino Belotti, vescovo ausiliare di Bergamo e vescovo delegato della Conferenza episcopale lombarda per le migrazioni, ha usato durante l’omelia della Messa che ha chiuso il pellegrinaggio dei migranti al Santuario della Madonna di Caravaggio.

Quasi tremila i migranti giunti da tutta la Lombardia per celebrare questa giornata: alle 11 l’accoglienza, poi la celebrazione del sacramento della riconciliazione, la processione - dove era presente il folto della confraternita di peruviani con il Signore dei Miracoli - e infine la Messa concelebrata da 15 sacerdoti di tutte le diocesi lombarde. Canti in polacco, ucraino, filippino, spagnolo e francese, singolare e suggestivo l’offertorio con una danza di un gruppo cingalese.

(12/10/03)

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