Migranti, dalla Ue accordo al ribasso
40.000 ridistribuiti ma sarà volontaria

I capi di Stato e di governo dell’Unione europea hanno raggiunto nella notte un accordo sulla redistribuzione dei migranti.

Secondo quanto annunciato dal presidente del Consiglio europeo Donald Tusk è stato deciso che 40 mila persone saranno redistribuite da Italia e Grecia negli altri Paesi nei prossimi due anni. «I ministri degli Interni finalizzeranno lo schema entro la fine di luglio».

Altri 20 mila attualmente nei campi profughi fuori dall’Europa saranno ricollocati, per un totale di 60 mila persone. Le trattative sono state estenuanti e le emozioni sono state fortissime con i scontri anche violenti.

Tema del contendere la redistribuzione su base volontaria. Da un lato Spagna e Gran

Bretagna hanno criticato l’obbligatorietà, Lituania invece, insieme a Repubblica Ceca e Slovacchia hanno insistito perché fosse esplicitamente menzionata la volontarietà della ridistribuzione.

Durissimo l’intervento del premier Matteo Renzi: «Se non siete d’accordo sui 40mila, non siete degni di chiamarvi Europa. Se questa è la vostra idea di Europa, tenetevela. O c’è la solidarietà o non ci fate perdere tempo».

Forte è stato lo scontro anche tra Tusk, che insisteva per inserire nelle conclusioni il principio della volontarietà nella redistribuzione dei migranti, e il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker, che ha difeso a spada tratta la sua proposta.

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