Myair, 9 ore di ritardo sulla rotta Orio-Napoli

Prime partenze e primi ritardi per la compagnia low coast Myair. Il volo Orio-Napoli, previsto per le 16,55 di ieri è partito nella notte alle 2,15; il volo Napoli-Orio è partito invece alle 4,15 dalla città partenopea anziché alle 19. Nove ore di ritardo insomma sia in partenza che in arrivo. Inevitabili le proteste dei passeggi, alcuni hanno presentato un esposto alla Polizia di frontiera dell’aeroporto di Orio. E anche questa mattina alcuni voli hanno accusato ritardi. Due ore e un quarto di ritardo sull’arrivo per il volo Napoli-Orio, mentre il volo Madrid-Orio che dovrebbe atterrare stasera alle 18,15 giungerà alle 19,30. Sul fronte della partenze di oggi, ancora due ore di ritardo per l’Orio-Napoli delle 7 e mezz’ora di ritardo per il Madrid-Orio di domani. Sono comunque da rilevare anche alcuni arrivi in anticipo rispetto alla tabella di marcia, anche se si tratta di 10-15 minuti.

La situazione appare invece a rischio per la tratta Orio-Bucarest. Stasera alle 18,45 è previsto il volo per la capitale rumena. Sulla questione è intervenuto Vito Raggio, presidente dell’Enac. Myair, senza licenza ha potuto debuttare nei cieli italiani e spagnoli grazie alla controllata Lte, ma ha dovuto annullare ieri i voli per Bucarest non potendo usufruire della compagnia spagnola in quanto, sostiene Riggio «con la Romania, che è extracomunitaria, vigono gli accordi bilaterali, che noi abbiamo e la Spagna no. Solo un vettore italiano può quindi operare con la Romania».

Myair ha insomma potuto effettuare i collegamenti annunciati solo usufruendo della compagnia controllante in quanto «ha funzionato come venditore per conto di Lte, che è vettore comunitario ed ha diritto ad operare in Europa. Per le rotte che stanno negli accordi bilaterali, se vengono richieste possono essere operate solo dopo che il richiedente ha ottenuto il certificato di operatore italiano».

Quanto alla licenza richiesta da Myair e non ancora rilasciata dall’ Enac, Riggio ha precisato che «gli uffici stanno procedendo ad alcune verifiche. Il regolamento prevede un’ indagine sulla struttura societaria per evitare che all’ interno della società ci sia capitale non comunitario. E’ nato un dubbio sul fatto che in Myair è presente un affidatario bancario di San Marino, che non è comunitario. Poi devono dimostrare, come del resto tutte le compagnie per avere il certificato di operatore aeronautico, una capacità di reggere per almeno tre mesi senza incassare biglietti, come se viaggiassero vuoti, ed avere gli aerei per un tempo sufficiente a garantire che l’ iniziativa sia seria. Anche su questi due aspetti c’era qualche problema per cui hanno presentato le loro controdeduzioni e gli uffici stanno procedendo agli accertamenti».

(18/12/2004)

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