Negli asili nido solo se vaccinati?
Il Pirellone: noi preferiamo informare

La legge approvata dalla Regione Emilia Romagna fa discutere. L’assessore Gallera: preferiamo sensibilizzare e informare.

Per poter frequentare gli asili nido dell’Emilia-Romagna d’ora in poi i bambini dovranno essere vaccinati. Adesso a dirlo è una legge regionale, che fa da apripista per altre Regioni d’Italia, come la Toscana ad esempio che sta già lavorando ad una simile proposta. La Giunta guidata da Stefano Bonaccini vede approvato dall’Assemblea legislativa il suo progetto di legge di riforma dei servizi educativi per la prima infanzia, che ridisegna i servizi 0-3 anni, ma soprattutto introduce l’obbligo di somministrare ai minori l’antipolio, l’antidifterica, l’antitetanica e l’antiepatite B. L’articolo della legge in questione è stato votato da Pd, Sel, Fdi, Fi, con il voto contrario del M5s (astenuta la Lega Nord).

Per Bonaccini non c’è alcun dubbio sulla bontà di questo provvedimento, perché «la nostra legge è a tutela della salute pubblica - ha detto - cioè delle nostre comunità, e soprattutto dei bambini più deboli, quelli che per motivi di salute, immunodepressi o con gravi patologie croniche, non possono essere vaccinati e che sono quindi più esposti a contagi».

«La scelta di Regione Lombardia sul tema delle vaccinazioni è quella di informare e convincere, non obbligare. Il nostro impegno è quello di continuare l’azione di sensibilizzazione e responsabilizzazione delle famiglie per far capire l’importanza dei vaccini» è invece la posizione del Pirellone, espressa dall’assessore regionale alla Sanità, Giulio Gallera. «Per questo partirà a breve una campagna di informazione efficace e capillare: nelle scuole, nei consultori, su internet, anche attraverso l’utilizzo di strumenti innovativi come un’applicazione realizzata ad hoc, affinché si arrivi in modo tempestivo lì dove ci sono le mamme, i bambini e tutti i genitori che devono fare le scelte«.

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