«Nel cuore la speranza di chi soffre»
Mons. Beschi al Nuovo Albergo Popolare

«Vi porto gli auguri di Buona Pasqua. Ma vi auguro anche che ognuno di voi abbia nel cuore la speranza di chi soffre. La vita vi ha provato in diversi modi. Nonostante ciò, cercate di accorgervi anche delle prove che hanno subito le vite degli altri, perché ognuno di voi può portare speranza nel cuore di chi incontra». Sono le parole del vescovo Francesco Beschi, nella solennità di Pasqua, quando, dopo la Messa solenne in Cattedrale, si è recato al Nuovo Albergo Popolare a portare gli auguri pasquali a oltre cento persone, convenute per il pranzo.

Persone che sono lo specchio delle povertà emergenti. Le stesse parole di speranza, che provengono dall’annuncio della Pasqua, sono state dette dal vescovo anche nell’omelia in Cattedrale. «Le parole dell’annuncio pasquale squarciano la storia degli uomini, ogni notte e ogni morte. Le donne che vanno al sepolcro per un gesto di pietà verso l’amato Maestro che è morto si pongono una domanda: Chi ci toglierà la pietra dal sepolcro? La risposta dell’angelo è: Voi cercate Cristo crocifisso, è risorto, non è qui. Sono parole che continuamente ricreano la storia e la speranza». Cristo risorto porta una vita nuova per l’uomo. «Non è semplicemente una nuova vita — ha detto il vescovo —. Una nuova vita siamo capaci di darcela da soli con i nostri sentimenti, gesti, determinazione. Invece Cristo risorto inaugura qualcosa di impensabile, una vita piena, luminosa, pacificata, seminagione d’amore anche di fronte ai nostri peccati».

Prima della benedizione solenne, il vescovo ha augurato buona Pasqua ai bergamaschi e tutte le comunità. «Auguri a voi e ai vostri cari, ma anche l’augurio che la Pasqua sia capace di rigenerare la speranza e di illuminare ogni oscurità.

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