Un lungo serpentone di auto, fischietti e cartelli contro la corsia preferenziale nelle vie Frizzoni e Camozzi, una sessantina di vetture coinvolte e oltre duecento partecipanti: questa, in sintesi, la manifestazione del Comitato «Quartieri vivi», che ha attraversato il centro città per approdare a Palazzo Frizzoni (sono partite dal Cimityero) e chiedere al Sindaco «un’inversione di tendenza del progetto Trambus e restituire i parcheggi tagliati a un quartiere che altrimenti rischia la desertificazione». Inevitabili i disagi per gli automobilisti che hanno incrociato la sfilata.
Il Comitato è composto da residenti e commercianti e in 45 giorni ha raccolto oltre tremila firme. Davanti al municipio, i manifestanti hanno trovato ad attenderli una cinquantina di verdi, ecologisti o semplici cittadini, a piedi o in bicicletta, anch’essi muniti di bandiere e striscioni, che hanno voluto testimoniare invece l’appoggio all’amministrazione comunale «per una mobilità più sostenibile e a favore della corsia preferenziale di via Camozzi». È stato un confronto civile e alla fine i manifestanti hanno comunque superato lo «sbarramento» ecologista per dirigersi nella sala del sindaco. «Ho ascoltato le preoccupazioni del Comitato - ha spiegato Bruni - garantendo la massima attenzione nell’individuare altri parcheggi nella zona. Però ribadisco, indietro non si torna: la corsia preferenziale resta essenziale per il progetto Trambus e non può essere sospesa».
(21/11/2005)
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