«Non stava bene, voleva tornare prima»

«Non stava bene, voleva tornare prima»Forse già domani in Italia la salma della volontaria fulminata dalla malaria. E sabato a Nembro i funerali. I colleghi: la situazione è degenerata all’improvviso. Il decesso in un ospedale di Capo Verde

Forse già domani potrebbe tornare in Italia la salma di Amelia Rota, la volontaria di 49 anni originaria di Nembro e residente in via XXIV Maggio, in città, stroncata martedì mattina da una forma fulminante di malaria mentre si trovava in missione in Africa.

Nel frattempo sono emersi altri particolari sulla sua improvvisa morte. La quarantanovenne è deceduta attorno alle 7 di martedì all’ospedale «Neto» di Praia, capitale della Repubblica di Capo Verde, l’arcipelago al largo del Senegal dove la donna si trovava da alcuni giorni per sbrigare delle pratiche legate alla sua attività di volontaria nel centro di formazione professionale di Dakar. Sulle cause del decesso non ci sarebbero dubbi: anche per questo i volontari del Servizio volontario internazionale (Svi) «Volontari nel mondo» di Brescia, per il quale Amelia Rota lavorava, sperano di poter riportare nella Bergamasca la salma della donna già entro domani.

«Di certezze purtroppo non ne abbiamo – spiega Claudio Donneschi, segretario dello Svi – anche perché i contatti non sono purtroppo semplici. Delle procedure per il rimpatrio della nostra collega si sta occupando personalmente l’altro volontario dello Svi che si trovava con lei in Senegal, Alessandro Cigolini. Anche lui ha raggiunto Capo Verde e sta tenendo i contatti con la locale agenzia consolare: rientrerà in Italia per accompagnare il feretro. I funerali saranno celebrati a Nembro, il paese natale di Amelia. Sulla data, invece, non siamo certi: potrebbe essere anche sabato. Sicuramente in vista della liturgia funebre organizzeremo una commemorazione».

Sulle cause del decesso non ci sarebbe infatti alcun dubbio: la volontaria è morta per una forma fulminante di malaria, che l’ha colpita proprio mentre si trovava lontana dalla sede del centro gestito dallo Svi e dai padri oblati di Maria Immacolata nel quartiere di Parcelles Assainies, alla periferia di Dakar.

Nel centro di formazione professionale di Dakar Amelia Rota svolgeva, oltre all’attività di insegnante (era laureata in Lettere e filosofia e aveva insegnato alle scuole medie di Ponteranica), anche quella di amministratrice.

(21/10/2004)

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