Novità per i pendolari bergamaschi Treni ristrutturati e aria condizionata

Il mese di maggio comincia per i pendolari con una bella notizia: treni ristrutturati e con l’aria condizionata sulla tratta Milano-Treviglio-Bergamo. Ma le novità non finiscono qui e sul fronte ritardi pare che «la situazione per quanto riguarda la puntualità è migliorata» spiega Dante Goffetti, portavoce del Comitato pendolari bergamaschi. La conferma arriva dal fatto che, per i mesi di gennaio e febbraio, tra le direttrici Trenitalia che hanno superato l’indice di affidabilità del 6,25% - quello cioè che dà diritto al «bonus» della Regione Lombardia - non ci sono le tratte Bergamo-Milano via Treviglio né la via Carnate, né la Lecco-Bergamo-Brescia.

«Resta il problema della manutenzione - prosegue Goffetti - come dimostra il fatto che alla fine di aprile sia il Bergamo-Milano delle 7.25, sia quello delle 7.49, e soprattutto il Milano-Bergamo delle 18.20 viaggiavano spesso con un numero di carrozze inferiore a quello "regolamentare" (7 anziché 9 per il 18.20). Immaginiamo che ciò fosse dovuto all’inizio del piano di manutenzione, ma in quei giorni ha portato a problemi di sovraffollamento e sicurezza dei viaggiatori».

Riguardo a questo problema, da Trenitalia fanno sapere che sulla Milano-Treviglio-Bergamo è entrato in servizio il primo treno completamente ammodernato a climatizzato: altri due arriveranno a breve, uno nei prossimi giorni. Questo treno è il ventisettesimo della serie dei 45 previsti nel piano di ammodernamento delle carrozze del trasporto regionale lombardo di Trenitalia, finanziato con 65 milioni di euro. Un programma che si concluderà entro il prossimo mese di giugno e che prevede treni con aria condizionata anche su altre linee utilizzate dai pendolari bergamaschi come la Milano-Lecco, la Bergamo-Carnate-Milano e la Milano-Treviglio-Cremona.

Novità anche sul fronte dell’informazione ai viaggiatori: nel futuro prossimo Trenitalia sarà in grado di comunicare ai viaggiatori in tempo reale, tramite sms, alcune notizie, compresi i ritardi superiori a 10 minuti sulla marcia del treno su cui si viaggia o di alcuni treni tra quelli che vengono normalmente utilizzati da chi chiederà l’adesione al servizio.(04/05/2004)

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