Nuova Tac al policlinico di Ponte San Pietro

L’apparecchiatura è in funzione da alcuni giorni. Di ultima generazione produce immagini di grande definizione, consentendo diagnosi più precise. Un investimento complessivo di 2 milioni di euro. Entro fine mese sarà istallata anche a Zingonia.

Al policlinico «San Pietro» di Ponte San Pietro è in funzione già da alcuni giorni, al «San Marco» di Zingonia lo sarà entro la fine del mese. Sono le nuove Tac multistrato di ultima generazione con cui il gruppo ospedaliero «San Donato» ha dotato le due strutture sanitarie bergamasche nell’ottica di ampliare l’offerta assistenziale puntando su qualità e rinnovamento tecnologico. Prodotte dalla giapponese Toshiba, le due apparecchiature diagnostiche (identiche tra loro) hanno richiesto un investimento complessivo di 2 milioni di euro, circa 4 miliardi delle vecchie lire.
Le nuove macchine sono in grado di produrre immagini di elevatissima definizione, in strati più sottili e numerosi (nel caso specifico quattro contemporaneamente) e in tempi decisamente molto più brevi rispetto ai precedenti (se fino ad oggi in quattro secondi si eseguiva una sola scansione «fotografica» della parte interessata, oggi è esattamente il contrario, quattro scansioni in un secondo). L’apparecchiatura è integrata da un software sofisticato, che consente l’elaborazione di un gran numero di fotogrammi, in grado di fornire immagini di altissima qualità e di grande utilità diagnostica. Negli esami con i mezzi di contrasto, ad esempio, l’elevata velocità di scansione consente uno studio nitido del circolo nelle sue diverse fasi (arteriosa, capillare e venosa) dell’organo che si vuole esaminare. Nel fegato, tanto per restare nel campo degli esempi, è possibile rionoscere anche le lesioni più piccole e solitarie, compiendo uno studio così dettagliato da evitare - in alcuni casi - la necessità di una biopsia.
L’acquisizione di una quantità di dati senza dubbio più rilevante rispetto a quanto non sia avvenuto fino ad oggi consente evidentemente la possibilità di effettuare diagnosi decisamente migliori e più raffinate, soprattutto per la zona del torace e dell’addome, due parti del nostro corpo che la risonanza magnetica non riesce ad esplorare con la stessa nitidezza. La scansione volumetrica è in grado di realizzare anche una ricostruzione tridimensionale degli organi presi in esame, con evidenti risultati sempre per quel che riguarda la precisione della diagnosi. La Tac multistrato diventa fondamentale anche per lo studio dell’aneurisma dell’aorta addominale, dove la tempestività dell’intervento consente di salvare una vita. Le apparecchiature di ultima generazione consentono inoltre di trattare anche i cosidetti pazienti «non collaboranti», coloro cioè che hanno forti difficoltà nel sopportare la tomografia assiale computerizzata.
Se da una parte consente diagnosi più precise, la gran mole di dati che le nuove macchine sono in grado di raccogliere impegna però il medico in tempi ben più lunghi per la loro elaborazione e, soprattutto, per la loro valutazione. Un lavoro che, grazie appunto alle nuove tecnologie, potrà fare anche il medico di base: al termine dell’esame, infatti, sarà possibile consegnare un cd rom al medico curante che potrà visionare direttamente le immagini sul proprio computer, elaborandole con l’ausilio dei comuni programmi per la gestione delle immagini compatibili con il formato jpg. E proprio ai medici di base è rivolta la serata dimostrativa che la direzione sanitaria del policlinico «San Pietro» ha programmato per quest’oggi, alle 20.30, nella sede di via Forlanini.
DA L’ECO DI BERGAMO DEL 03/10/2002

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