Omicidio di Capriate, teste-chiave contro la moglie della vittima

«Ammazza mio marito, mi maltratta»: sono parole pesantissime e secondo la testimonianza-chiave di Ferdinando De Martino le avrebbe pronunciate più volte la zia Angela De Martino, rivolta a Carmine De Martino, suo fratello, ritenuto esecutore materiale dell’omicidio di Mario Vitali, 51 anni, di Capriate, marito di Angela. La donna è accusata di essere mandante dell’omicidio e la testimonianza del nipote Ferdinando lo confermerebbe.Il giovane Ferdinando ha deposto oggi davanti ai giudici, dopo che una sua testimonianza era «saltata» già nel dicembre scorso.
L’omicidio di Mario Vitali è avvenuto il 25 gennaio 2005 a Capriate San Gervasio. L’uomo, operaio alla Dalmine, intorno alle 22 aveva lasciato l’auto nel cortile antistante il proprio garage e stava per aprire il box quando, secondo la ricostruzione fatta dai carabinieri, è stato avvicinato alle spalle e pugnalato. Mario Vitali è caduto a terra esanime, colpito da 26 coltellate.  Il suo aggressore si è dato alla fuga, calpestando però il sangue della vittima. La mattina dopo due vicini hanno scoperto il cadavere e hanno allertato carabinieri e 118. I militari hanno individuato come autore materiale del delitto Carmine De Martino, 30 anni, fratello della moglie della vittima. Anche la donna, Angela De Martino, 38 anni, è stata sottoposta a fermo con l’accusa di essere la mandante. Da allora i due sono in via Gleno.

(11/01/2005)     

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