Ondata di caldo: le iniziative della Regione per proteggere persone anziane e bambini

La Regione Lombardia ha messo in atto una serie di iniziative per affrontare i problemi del caldo e proteggere la popolazione, soprattutto quella anziana. Il programma, che coinvolge i settori della Sanità e della Famiglia e Solidarietà Sociale - in raccordo con le ASL e i Comuni della Lombardia - è stato presentato in Regione.Ai Comuni saranno distribuiti 10 mila manifesti da affiggere nelle bacheche, con tutte le indicazioni utili per affrontare l’emergenza. È stato anche attivato il numero verde 840.00.00.06 al quale ci si può rivolgere per avere informazioni precise. La direzione generale Sanità in particolare ha allertato Ospedali e Asl.

OSPEDALI - Gli Ospedali devono prevedere, in caso di episodi di caldo perduranti, non limitati cioè a giornate isolate, un adeguato numero di posti letto, sia mediante la riattivazione di posti letto eventualmente chiusi nel periodo estivo per consentire al personale il godimento delle ferie, sia mediante l’utilizzo prioritario dei posti letto di area medica (medicine, cardiologie, neurologie, ecc…). È infatti necessario che i posti letto, nei casi di emergenza di cui si sta trattando, vengano utilizzati prioritariamente per far fronte alla eventuale necessità di ricovero di persone anziane in precario compenso cardiocircolatorio.

Gli ospedali inoltre sono chiamati a porre particolare attenzione nell’area del Pronto Soccorso ai pazienti anziani, prevedendo in fase di triage una particolare attenzione anche in termini di priorità temporale di intervento, nonché evitare i trasferimenti in altre Strutture di queste tipologie di pazienti anziani cercando di risolvere i loro bisogni in sede.

AZIENDE SANITARIE LOCALI (ASL) - Devono individuare un punto di riferimento quotidiano, sabato e domenica inclusi, attivo nel periodo estivo, in grado di recepire le informazioni di previsione meteorologica e successivamente inoltrarle ai diversi soggetti coinvolti negli interventi di sostegno. Le ASL e i Comuni, con la regia della Regione, sono inoltre impegnati a identificare gli ultra 75enni che vivono soli e che non sono attualmente in carico ai servizi sociali e socio-sanitari, per tenere sotto controllo la loro situazione e definire interventi mirati". Ogni ASL è stata attivata per assicurare che i pazienti che fruiscono dell’assistenza domiciliare siano monitorati nelle giornate di allerta per cogliere eventuali necessità assistenziali.

(31/05/2005)

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