Orezzo, l’ultimo affettuoso saluto al piccolo Matthias

Orezzo, l’ultimo affettuososaluto al piccolo MatthiasTutto il paese si è stretto attorno alla bara del bimbo. I funerali celebrati dal parroco don Damiano Ghilardini. La salma è poi stata tumulata al cimitero di Gazzaniga accanto a quella della madre

Orezzo ha tributato l’ultimo affettuoso saluto a Mattias Pietro Pezzoni, il bimbo morto al Gaslini di Genova nella notte tra domenica e lunedì scorsi per i postumi delle ustioni riportate nel tragico episodio accaduto il 17 febbraio scorso.

Tutta la comunità della piccola frazione si è stretta attorno al padre Alberto e ai parenti per testimoniare alla famiglia solidarietà e conforto umano. La bara del piccolo Mattias è giunta a Orezzo da Genova verso le 12,30. Il parroco ha avvertito la popolazione con il suono delle campane. La gente si è radunata nella chiesa. Sulla piccola bara bianca è stato posto un semplice mazzetto di rose. Una veglia di preghiera ha preceduto la cerimonia funebre, celebrata dal parroco don Damiano Ghiraldini alle 15.

All’omelia il celebrante ha sottolineato il fatto che Mattias, che avrebbe compiuto quattro mesi proprio oggi, è stato battezzato durante il suo ricovero presso l’ospedale Gaslini, entrando di diritto nel numero delle anime sante ed ha invitato i fedeli ad accomunare nella preghiera la mamma Nicoletta, il padre Alberto e la sorella Kimberli.

La salma del piccolo Mattias è poi stata trasferita al cimitero di Gazzaniga per la sepoltura. Dopo la benedizione del parroco, don Egidio Gregis, è stata tumulata accanto a quella della madre, Nicoletta Susana.

La tragedia - Mattias Pezzoni è morto nella notte tra domenica 2 giugno e lunedì 3, a Genova, dopo un’agonia di 15 giorni. Il bimbo era rimasto coinvolto, lunedì 17 febbraio, ad Orezzo nella tragedia familiare che aveva visto un ragazzino quindicenne sordomuto dare fuoco alla zia e al piccolo, cospargendoli di benzina dopo un litigio. La donna, Nicoletta Susana, era morta un’ora dopo il fatto. Il piccolo, anche lui avvolto dalle fiamme, era stato salvato da una vicina e trasportato dal «118» prima agli ospedali Riuniti di Bergamo e successivamente al reparto grandi ustionati Gaslini di Genova. Le condizioni del piccolo sono sempre rimaste gravissime, con ustioni sull’80 per cento del corpo. I medici hanno fatto tutto il possibile e per qualche giorno le sue condizioni sono rimaste stazionarie, ma nella notte tra domenica e lunedì notte, intorno alle 3, la fibra del piccolo ha ceduto.

(07/03/2003)

Su L’Eco di Bergamo del 8 marzo 2003

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