Ospedali Riuniti: presto trapianti di fegato da donatore vivente

«Faremo trapianti di fegato da donatore vivente»: l’annuncio arriva da Michele Colledan, direttore del reparto di Chirurgia III e Centro Trapianti di fegato e di polmone degli Ospedali Riuniti di Bergamo. Dopo il trapianto di rene da donatore vivente, ora i Riuniti progettano anche l’avvio dell’attività di trapianto di fegato da donatore vivente.

In questa prospettiva

venerdì 12 settembre presso l’Azienda Ospedaliera si terrà un confronto sulle possibilità di sinergia con l’Istituto Mediterraneo dei Trapianti e di Terapie di Alta Specializzazione di Palermo, dove sono già stati realizzati sei interventi di questo tipo, e con il Thomas Starzl Transplantation dell’University of Pittsburgh Medicale Center.

Come ha spiegato il dottor Colledan, il trapianto di fegato da donatore vivente sta diventando un’opzione imprescindibile per aumentare il numero di trapianti nell’adulto, anche se non è l’unica soluzione possibile. Per il donatore comporta un rischio non trascurabile, anche di morte, e quindi è ragionevole impiegarlo presso centri adeguati. E gli Ospedali Riuniti di Bergamo, che hanno tutte le competenze necessarie da questo punto di vista, sono vicini al loro primo intervento.

Dal primo di giugno a oggi, ai Riuniti l’équipe di Colledan ha eseguito 21 trapianti di fegato, che salgono a 49 se si parte dal primo gennaio 2003. In tutto, sono trecentotrenta i trapianti di fegato realizzati dall’inizio dell’attività nel 1997 ad oggi. Due invece i trapianti dei polmoni eseguiti finora.

(10/09/2003)

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