Ottomila alpini all’adunata di Alzano

Erano in 8.000 gli alpini che si sono ritrovati ad Alzano per la 26ª adunata sezionale dell’Ana. Il gruppo di Alzano, in occasione dell’85° di fondazione, aveva organizzato una serie di manifestazioni culminate proprio con la sfilata chedomenica ha attraversato il paese. Dalle 9 alle 10,30 si sono susseguiti in ordine, fra Tricolori e inni alpini, i gonfaloni dei Comuni, i 200 gagliardetti dei gruppi bergamaschi, i vessilli delle città ospiti (Brescia, Cremona, Parma, Salò, Valcamonica), quelli di alcune sezioni estere (con emigranti che hanno fondato le sezioni in Sudafrica e Australia), delle associazioni d’Arma, della Federazione internazionale dei soldati di montagna (Ifms). A seguire le Fanfare alpine della sezione di Bergamo, i rappresentanti del Consiglio sezionale dietro al vessillo, i cori Ana, gli applauditissimi reduci e tutti i gruppi orobici, che hanno mostrato orgogliosamente gli striscioni con le parole simbolo dell’Ana: «Donare vuol dire amare», «Alpini… costruttori di pace», «Un cuore di pane per nutrire gli altri», solo per citarne alcuni. La sfilata è stata aperta, con il tradizionale motto con cui gli alpini orobici si identificano - «Berghem de sass» - e, in un ideale abbraccio tra vecchie e nuove generazioni, dai bambini delle scuole di Alzano. Al termine della sfilata le penne nere hanno ricevuto i saluti e i ringraziamenti delle Autorità intervenute. Antonio Gregis, capogruppo di Alzano, ha reso omaggio ai «suoi» alpini per l’impegno profuso nell’organizzazione della manifestazione.(15/09/2008)

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