Patagonia, spedizione per soccorrere un’alpinista bergamasca e 2 compagne

Salvataggio in Patagonia. La bergamasca Nadia Tiraboschi - partita sei settimane fa dall’Italia alla volta dell’Argentina assieme alle compagne Eloise Barbieri e Antonella Giacomini – si è trovata in mezzo a una furiosa bufera sullo Hielo Patagonico Sur, una distesa di oltre 400 chilometri di ghiaccio tra il fiordo Calèn e il fiordo Ultima speranza che le avventurose italiane, buone alpiniste, intendevano attraversare interamente a piedi. La tempesta ha isolato e messo in serio pericolo la spedizione ma ora il peggio è passato, Tiraboschi e compagne dovrebbero essere sfuggite al vento e alla neve e verso di loro marcia un gruppo di soccorritori partito dall’Italia nei giorni scorsi.La tempesta che ha sorpreso le esploratrici ha bloccato tutte le comunicazioni. Solo ieri si è saputo che il team delle «rose selvagge» – la spedizione è stata ribattezzata infatti «wild roses» – era riuscito a sfuggire alla bufera, che soffiava nella zona del Cerro Torre, per dirigersi verso sud. È proprio lungo questo itinerario, dove il tempo è decisamente migliorato, che le tre donne dovrebbero incontrare il gruppo composto da Manrico Dell’Agnola (marito di Antonella Giacomini), Giuliano De Marchi e Gabel Beltramello partiti dall’Italia per aiutare le tre alpiniste. (25/11/2006)

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