Pedemontana, Legambiente con Osio
«Potenziamo le strade esistenti»

Lo sgambetto del Comune di Osio Sotto alla Pedemontana piace a Legambiente che, in un comunicato, invita a «meglio valutare il potenziamento delle strade esistenti».

Il «no» che taglierebbe la coda bergamasca della Pedemontana l’ha dichiarato compatto il Consiglio comunale di Osio Sotto con una mozione contro l’ultima tratta, ossia quella che da Usmate Velate (Monza Brianza) va all’interconnessione con l’A4 al progettato casello previsto proprio a Osio.

«Oramai - dice Dario Balotta responsabile trasporti Legambiente lombardia - se ne sono accorti tutti. La Pedemontana è in grave ritardo per la difficoltà a reperire le ingenti risorse per il suo completamento che ammontano a 4,1 miliardi».

«Il flop della Brebemi è un monito per che spinge a nuove riflessioni e scoraggia la realizzazione di grandi opere che si completano con decenni di ritardo, con un enorme ed inutile danno ambientale, quando le esigenze di mobilità di persone e merci sono completamente cambiate e gli impatti ambientali non più sottovalutabili».

E allora, aggiunge, «meglio valutare il potenziamento delle strade esistenti e prendere atto della delocalizzazione di molte aziende all’estero, puntare su una nuova logistica che riduce i percorsi a vuoto dei Tir e sviluppare il trasporto pubblico di treni e autobus».

«È assurdo che la Regione, anziché finanziare il trasporto pubblico sottoposto a tagli continui, giri indebitamente decine di milioni di euro a Pedemontana per evitare il pagamento del pedaggio agli automobilisti (18 mila giornalieri, un terzo di quelli previsti) della prima tratta aperta. Il depedaggiamento dimostra che il previsto autofinanziamento della Pedemontana con il progect financing è fallito prima ancora di cominciare».

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