Pistola alla mano due banditi rapinano l’incasso dei ticket al «Matteo Rota»

Anche gli ospedali, come le banche, i negozi, i supermercati e le abitazioni private. Per la criminalità che in queste settimane pre-natalizie ha avuto un’improvvisa quanto diffusa impennata non fa più distinzioni. Nella tarda mattinata di giovedì infatti, sono finiti nel mirino dei malviventi anche gli uffici della segreteria dell’Istituto «Matteo Rota», in via Garibaldi. Pistola in mano, si sono fatti consegnare 3 mila euro, denaro incassato negli ultimi due giorni per il pagamento dei ticket sanitari. Quindi sono riusciti a fuggire facendo perdere le tracce nel traffico di via Garibaldi. Il direttore generale degli Ospedali Riuniti, Stefano Rossattini - da cui il «Matteo Rota» dipende - portando la sua solidarietà ai dipendenti risati sotto la minaccia dei rapinatori, ha disposto la sospensione delle visite per la giornata di oggi: i pazienti saranno dirottati in altre strutture.

Tutto è accaduto verso le 11, quando due banditi sono entrati nel cortile del «Matteo Rota», hanno parcheggiato la loro auto (una Fiat Uno) e si sono recati al primo piano della palazzina che ospita la segreteria e gli sportelli per il pagamento dei ticket. Evidentemente sapevano perfettamente dove andare e come muoversi. Hanno minacciato con la pistola tre pazienti e costretto due impiegati a vuotare le casse e a consegnare il denaro. Quindi hanno raggiunto la loro auto. Nel frattempo è stato dato l’allarme alla portineria, ma i rapinatori sono stati più svelti: la sbarra è stata abbassata, ma ha solo sfiorato l’auto dei malviventi, che si è dileguata nel traffico. Immediatamente sono scattate le indagini di Polizia, carabinieri e uomini della scientifica. Finora, però, dei rapinatori non s’è trovata traccia.

«Ormai anche negli ospedali - ha commentato il direttore generale Rossattini - occorre instaurare un sistema rigido di sorveglianza, e di videosorveglianza con l’installazione di telecamere».

(17/12/2003)

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