Pistole in casa, calo del 35% in quattro anni

Nel 2004 oltre 500 licenze, oggi sono circa 350. La prefettura: richieste in discesa anche nel periodo delle rapine in villa

È una provincia sempre meno «armata» quella di Bergamo. Negli ultimi quattro anni, infatti, sono diminuite del 35% le licenze per il porto di pistola per difesa personale. I permessi rilasciati dalla prefettura ai cittadini che hanno necessità di portare la pistola anche fuori casa erano circa 550 nel 2004, mentre quest’anno sono poco più di 350. I valori sono inevitabilmente approssimativi perché ogni licenza dura 12 mesi e durante l’anno, man mano che le autorizzazioni scadono e vengono rinnovate, il numero di quelle in vigore cambia rapidamente. Il notevole divario tra la media di quattro anni fa e quella di oggi, però, lascia pochi dubbi sul «disarmo» in corso nella Bergamasca.Un disarmo ben rappresentato anche dal numero delle licenze rilasciate o rinnovate nell’ultimo biennio: nel 2006 la Prefettura ha rilasciato 17 nuove autorizzazioni, mentre nel 2007 e nel primo semestre di quest’anno soltanto 11. I rinnovi di licenze già attive sono scesi in modo ancora più marcato: dai 384 del 2006 ai 342 del 2007, mentre nel primo semestre di quest’anno sono stati 173. «Il picco massimo delle licenze si è registrato alla fine degli anni ’90 – spiega il viceprefetto aggiunto Sergio Pomponio, dirigente dell’area Ordine e sicurezza pubblica della prefettura – poi il calo è stato costante. La diminuzione più consistente è avvenuta tra il 2004 e il 2005, quando abbiamo avviato una revisione straordinaria di tutti i porti di pistola per difesa personale: nel giro di un paio d’anni le licenze sono scese da 550 a circa 480».Tutti i dettagli su L’Eco di Bergamo del 5 ottobre(05/10/2008)

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