Polacco ucciso ai «Riuniti»: rinviato a giudizio il connazionale indiziato dell’omicidio

È stato rinviato a giudizio il clochard polacco Andrzei Dychta, 40 anni, indiziato dell’omicidio di un connazionale, Lucjan Tokarczich, pure quarantenne, trovato morto per le botte ricevute, nei sotterranei degli ospedali Riuniti. La vicenda risale al 12 novembre 2002. I due polacchi, senza fissa dimora, avevano trovato riparo per la notte - come spesso facevano - proprio nei sotterranei dei «Riuniti». Gli inquirenti sospettano che lì sia avvenuto il delitto: tra i due, probabilmente ubriachi, si sarebbe accesa una violenta lite, durante la quale Lucjan Tokarczich sarebbe stato massacrato di botte. E in una possa di sangue, infatti, venne trovato dai poliziotti, avvertiti dallo stesso indiziato. L’uomo, che sostiene di essere estraneo alla morte del connazionale, aveva egli stesso avvertito le forze dell’ordine, dicendo di aver trovato l’amico che non dava più segni di vita. I sospetti, però, si sono indirizzato subito verso il vagabondo, l’unico a quanto pare che si trovasse con la vittima. Nei suoi confronti, tuttavia, vi sarebbero forti sospetti, e poco o niente di più.

(07/04/2004)

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