Polemiche per le moto in Val Serina
Chiesta invano la revoca di una gara

Dopo un caso analogo di luglio in Val Cavallina, si sono accese le polemiche anche in Valle Serina per una competizione di moto in fuoristrada. Varie associazioni hanno chiesto la revoca della gara, la replica del Moto Club Bergamo scuderia Norelli: «Abbiamo rispettato le regole».

Dopo un caso analogo di luglio in Val Cavallina, all'epoca c'era in programma il campionato italiano di enduro, si sono accese le polemiche anche in Valle Serina per una competizione di moto in fuoristrada. Varie associazioni hanno chiesto la revoca di una gara di motoregolarità d'epoca, ma la replica del Moto Club Bergamo scuderia Norelli è stata perentoria: «Abbiamo rispettato tutte le regole».

Andiamo con ordine. Giovedì 5 settembre alla Comunità Montana Valle Brembana, ai comuni di Serina e Oltre il Colle, al Corpo Forestale dello Stato, al Prefetto e al Parco delle Orobie è stata inviata una lettera di diffida e di richiesta di revoca dell'autorizzazione per la gara di motoregolarità d'epoca Valserina Off Road, in calendario domenica 18 settembre. Ecco il comunicato stampa.

«La lettera sottoscritta dal presidente della sottosezione di Valserina del Cai di Bergamo è stata sottoscritta da altre associazioni quali il Wwf di Bergamo, Italia Nostra di Bergamo, Mountain Wilderness Italia, Associazione Montagne e Paesi a cui poi si sono associati anche Orobivive e Legambiente Cerca Brembo».

«Nello stesso giorno alcuni cittadini di Oltre il Colle hanno consegnato alla Comunità Montana e ai due comuni interessati una lettera di opposizione al transito sui loro terreni della moto per la disputa della gara di motoregolairtà. Infatti si ricordano che nella precedente edizione del 2009 avevano subito danni ai loro terreni e non erano stati risarciti».

«Le associazioni contestano alla Comunità Montana e ai due comuni di aver autorizzato il transito delle moto in località inserite nel territorio del Parco delle Orobie e in particolare lungo una mulattiera storica all'interno di una Zps (Zona di Protezione Speciale)».

«Non solo, ma la documentazione presentata dal Moto Club di Bergamo è lacunosa e incompleta e non prende in considerazione le zone soggette a crolli e colamenti individuate dalla Carta regionale dei dissesti. Inoltre si contesta agli amministratori di non aver applicato quanto disposto dal Piano Territoriale Regionale che ha stabilito che i terreni posti al di sopra di 800 m slm sono da considerare di alta naturalità e perciò sono interdetti al transito dei mezzi motorizzati per scopi diportistici».

«La Comunità Montana ha risposto immediatamente, nella stessa giornata, specificando che la responsabilità del transito sui terreni privati è di spettanza del Moto Club di Bergamo e dei due comuni. Senza il consenso dei privati quindi non si potrà concedere l'autorizzazione al transito delle moto».

«Nel frattempo anche la Forestale di Bergamo si sta attivando per intervenire nel caso vengano commesse violazioni e infrazioni ai danni dei boschi e dei pascoli. Ci sono inoltre forti preoccupazioni per il fatto che proprio domenica sono previste forti pioggie ed è il primo di apertura delle caccia».

Perentoria la replica del Moto Club scuderia Norelli. Parla il presidente Massimo Sironi: «Abbiamo rispettato tutte le normative vigenti. Non c'è stata nessuna forzatura e abbiamo fatto perizie volte alla salvaguardia dell'ambiente muovendoci con largo anticipo. Speriamo che non si verifichino tristi episodi di sabotaggio».

Al vicesindaco di Serina, Giovanni Fattori, e al sindaco di Oltre il Colle, Rosanna Manenti, non risulta che la gara transiti su terreni privati, mentre il presidente del Cai di Bergamo, Piermario Marcolin, richiama a un dialogo costruttivo tra le parti con una mail che sintetizziamo «Il Cai Bergamo è consapevole del proprio ruolo di tutela dell'ambiente montano, ma - pur condividendo le preoccupazioni - non aderisce all'invito di sottoscrivere la lettera di revoca dell'autorizzazione. Nello sforzo invece di giungere insieme a definire i criteri di "compatibilità" di queste manifestazioni motociclistiche, e più in generale della presenza dei mezzi motorizzati sui sentieri montani, crediamo nel dialogo avviato con le associazioni».

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