Prevenzione ambientale: nel Basso Sebino i volontari della protezione civile lombarda

Prevenzione ambientale, con la pulizia dei corsi d’acqua, ripristino di mulattiere, taglio della boscaglia e realizzazione di piste tagliafuoco e spiazzi per l’atterraggio di elicotteri. Questo han fatto gli uomini dei gruppi Ana-Protezione Civile della Lombardia e dell’Emilia Romagna in un’esercitazione che ha coinvolto dodici Comuni del Basso Sebino e tre della confinante Valcalepio. Tutte opere concordate nei mesi precedenti con gli uffici tecnici comunali.

Capofila dell’operazione «Sebino 2005», svolta in collaborazione con la Comunità Montana che ha stanziato 72 mila euro, le sezioni della provincia di Bergamo presente con 450 uomini, impegnati a coordinare i gruppi delle altre province lombarde, in particolare quelli di Brescia, Varese, Sondrio, ciascuna con oltre un centinaio di volontari. Ma c’erano anche «tute arancioni» da Como, Lecco, Milano, Monza, Pavia, Cremona e una sessantina dall’Emilia Romagna, dalle città di Bologna, Modena, Reggio Emilia, Piacenza.

Nell’operazione sono stati coinvolti i paesi di Parzanica, Vigolo, Tavernola, Predore, Sarnico, Villongo, Viadanica, Adrara San Martino e San Rocco, Foresto Sparso, Gandosso, Credaro, Castelli Calepio, Grumello, Chiuduno. Luogo di raccolta e di coordinamento dei gruppi, l’ex Lido Nettuno di Sarnico trasformato in una megatendopoli ordinata e ben organizzata per consentire la massima operatività. Ventidue i cantieri aperti.

(16/04/2005)

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