Prostituzione a Bergamo, aborti nell’Est Europa

Gravidanze e aborti sono realtà sempre più strettamente legate alla prostituzione di strada. Anche nella Bergamasca molte lucciole vengono costrette a prostituirsi benché aspettino un bambino: gli sfruttatori le obbligano a restare sul marciapiede fino all’ultimo oppure ad abortire. Secondo i dati raccolti dall’associazione «La Melarancia», che da anni opera nella Bergamasca per offrire un sostegno alle lucciole, le prostitute che aspettano un figlio sono il 20% del totale. Il 10% decide di tenere il bimbo, nonostante spesso i protettori facciano di tutto per farle abortire. Il rimanente 10% abortisce, e nella maggior parte dei casi è costretta a farlo: spesso i protettori obbligano le ragazze a tornare nei Paesi dell’Est, dove si può interrompere la gravidanza fino ai cinque mesi. Tutto questo mentre la piaga della prostituzione cresce: in aumento le romene, sempre più numerose le minorenni.(18/04/2007)

© RIPRODUZIONE RISERVATA