Psicologia, facoltà al femminile
Al test la metà da fuori provincia

Sono stati 458 gli studenti del test d'ingresso per accedere al corso di laurea in Scienze e tecniche psicologiche. Con una presenza per la maggior parte femminile:(382 studentesse su 76 studenti maschi), metà dei candidati venivano da fuori provincia.

Sono stati 458 gli studenti che si sono presentati nelle aule universitarie della sede di via dei Caniana per prendere parte al test d'ingresso per accedere al corso di laurea in Scienze e tecniche psicologiche. I numeri per questo anno accademico 2012-2013 sono in linea con quelli dell'anno scorso quando allo stesso test d'ingresso si presentarono 463 future matricole. La Facoltà è l'unica all'interno dell'ateneo bergamasco che prevede un numero chiuso di studenti e da qui il test per stilare la graduatoria: dei 458 presenti ne verranno selezionati 300, scelti in base al maggior punteggio ottenuto nella prova che si sommerà a un punteggio d'ingresso ottenuto in base al voto con cui si è ottenuto il diploma di maturità.

I dati di quest'anno scongiurano il rischio che si ventilava nei giorni scorsi, relativo a un possibile numero di candidati inferiore al lotto di trecento posti disponibili, confermando che la facoltà attira ancora un buon numero di studenti. La psicologia si conferma, almeno come facoltà, una materia per studentesse che si sono presentate in 382 rispetto ai 76 studenti maschi. Confortante anche un altro dato, quello relativo alla provenienza degli studenti: 221 candidati sono residenti nella provincia di Bergamo ma ben 228 arrivano da altre province lombarde. La provincia che ha «prestato» più studenti all'ateneo bergamasco è Brescia con 82 candidati, seguita, tra le principali, da Monza con 37, Milano con 35, Lecco con 34 e Cremona con 23. Oltre a questi altri 8 candidati provengono da altre regioni italiane; si aggiunge poi una studentessa di origini turche che aggiunge lustro alla facoltà bergamasca.

La prova, come di consueto, si è sviluppata su sessanta quesiti a risposta multipla che hanno toccato tre diversi ambiti: comprensione di testi classici della psicologia italiana, quesiti per accertare le competenze in lingua inglese e una serie di domande su elementi di ragionamento non verbale, lettura di grafici e tabelle. Dopo un'ora e trenta di massima concentrazione, tanto era il tempo a disposizione per risolvere il test, gli studenti hanno lasciato le aule piuttosto provati. Difficile ancora capire come sia andata, pronostici meglio non farne a causa della cara vecchia scaramanzia scolastica ma valutare se è stata più o meno facile è possibile.

Per saperne di più leggi L'Eco di Bergamo del 5 settembre

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