Rc auto del 2003: più cara del 12% a Bergamo

La tariffa unica della Rc auto penalizza Bergamo e i bergamaschi. È l’allarme dell’Adiconsum e della Coalizione dei consumatori che, dopo aver analizzato le tabelle dei dati derivanti dalla riforma approvata nei giorni scorsi in Parlamento, denunciano aumenti anche del 12.7 per cento per l’anno prossimo

«Prendiamo un profilo medio di riferimento - spiega Lino Baronchelli, segretario dell’Adiconsum bergamasca -: un uomo di quarant’anni residente a Bergamo con un’auto di cilindrata 1300, nella prima classe di bonus al primo ottobre 2002. La sua polizza crescerà del 12,7 per cento».

Una cattiva notizia quindi che va a penalizzare gli automobilisti orobici anche perché «se aumenta il costo per un profilo di questo tipo - spiega Baronchelli - aumenta ancor più di sicuro per altre situazioni come quelle relative ai neo-patentati».

La scelta della tariffa unica nazionale in effetti va a penalizzare alcune località a vantaggio di altre: Napoli, per esempio, vede scendere i costi di quasi il 28 per cento, la Spezia del 27 per cento. Gli abitanti di Isernia invece pagheranno anche il 74 per cento in più così come quelli di Mantova che registreranno un incremento del 35 per cento.

Ci sono poi degli aspetti assicurativi che non sono contemplati nella riforma e che gli automobilisti invece sollecitano: non è previsto per esempio il diritto a interrompere il premio in caso di furto del veicolo così come non è previsto il diritto a mantenere la classe di bonus acquisita in caso di rottamazione e furto dell’auto.

Per questi motivi, ma anche per una serie di altre ragioni, l’Adiconsum è estremamente critica nei confronti della scelte della Camera e propone come alternativa la «tariffa usuraria», un metodo che, oltre ad essere tenuto sotto controllo dall’Istituto di vigilanza delle assicurazioni private, rileva i costi medi delle polizze auto delle varie assicurazioni e poi stabilisce in base a questi una soglia limite oltre la quale si cade nell’usura, perchè come spiega ancora Baronchelli «un’assicurazione non può essere più alta del 200 per cento rispetto alla media del mercato».

(6/12/2002)
Su L’Eco di Bergamo del 7/12/2002

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