Referendum, vince il «no» col 61,7% Nella Bergamasca prevale il «sì»

Al referendum ha vinto il «no» alla riforma costituzionale. Alla fine dello spoglio delle schede la riforma è risultata bocciata dal 61,7% degli italiani. Il no ha prevalso in quasi tutte le regioni italiane, con le sole eccezioni di Lombardia e Veneto. Netto il distacco tra voti a favore e contrari in tutte le regioni dove la riforma è stata bocciata, tranne che in Friuli Venezia Giulia dove il no ha vinto di misura. Nella Bergamasca ha prevalso il «sì». Le operazioni di scrutinio nelle 929 sezioni elettorali dei 244 comuni della provincia di Bergamo si sono concluse in poco più di due ore e i «sì» sono stati il 62,7%. L’affluenza complessiva alle urne è stata del 53,6%. Nel precedente referendum confermativo di una legge di modifica costituzionale, quello del 7 ottobre 2001, i votanti furono nel complesso il 34,1%. In quell’occasione, però, si votava in una sola giornata. Questa volta, invece, c’era la possibilità di recarsi ai seggi anche di lunedì, dalle 7 alle 15. Sono state le regioni del Nord a trainare il dato sull’affluenza nella prima giornata di voto. Nel loro complesso Piemonte, Lombardia, Valle d’Aosta, Emilia Romagna, Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia hanno fatto registrare una percentuale di partecipazione al voto superiore al 41% (il record è dell’Emilia Romagna con più del 44; la Lombardia è al 42). Le regioni del Centro raggiungono invece quota 37%, mentre quelle del Sud non arrivano al 26. Sicilia e Sardegna hanno infine fatto registrare il 27,5.E nella Bergamasca l’affluenza è stata record: 44,3%, il solo capoluogo ha sfiorato i 46 punti. Trattandosi di un referendum confermativo non è comunque richiesto, a differenza di quanto previsto per i referendum abrogativi, il raggiungimento di un determinato quorum, cioè una quota percentuale minima di votanti. Il risultato, dunque, è comunque valido. Fra gli aventi diritto al voto il primato da anni è femminile: sono 410.104 le donne bergamasche e 388.182 gli elettori maschi. Anche in città la musica non cambia: su 90.720 elettori, quasi 50 mila sono donne. (26/06/2006)

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