Renzi: «I nostri sindaci lavorino di più»
Subito polemica sulla frase dal Giappone

È subito polemica sulla dichiarazione del premier Renzi, che dal Giappone, dove è in visita ufficiale, ha chiesto «che nei prossimi mesi i nostri sindaci lavorino di più».

«Detto da colui che li ha derubati di soldi e poteri... Rimani in Giappone!», ha subito replicato il segretario della Lega, Matteo Salvini.

«È singolare che Renzi esorti i sindaci a fare il proprio mestiere ed a tenere pulite le città quando da una parte taglia loro i fondi e impone un anacronistico Patto di Stabilità mentre, dall’altra, è rappresentato - addirittura nella Capitale - dal primo cittadino più incapace che Roma abbia mai conosciuto». Così in una nota la deputata di Forza Italia Renata Polverini.

«Renzi rispetti i sindaci, che lavorano per 500 euro al mese 24 ore al giorno». Lo scrive il deputato bergamasco Gregorio Fontana. «Ormai siamo abituati: il presidente del Consiglio ci riempie solo di annunci, promettendo miracoli, salvo scoprire che fa il gioco delle tre carte».

«È̀ il caso - dice Fontana - dell’abolizione dell’Imu sulla prima casa; dopo aver messo nuove tasse ed essere entrato nel guinness dei primati per l’aumento della pressione fiscale su cittadini, annuncia che lui ridurrà le tasse. Ma non basta, l’arroganza di Renzi non ha fine».

«Oggi in diretta da Tokyo ha strapazzato gli amministratori locali dicendo che i sindaci devono lavorare di più. Ci troviamo di fronte a un governo che non ha nessun rispetto di chi si trova in prima linea a fronteggiare la rabbia dei cittadini per i tagli ormai insostenibili e depressivi operati dagli ultimi tre governi, come ha certificato anche la Corte dei conti. Penso in particolare agli amministratori dei piccoli comuni, come i tanti della nostra provincia, beffati due volte dalle grandi città che divorano più fondi. Penso al fondo di solidarietà Imu/ Tasi che viene alimentato da tutte le amministrazioni, ma la fetta più grossa va alle grandi città».

«Siamo ormai al paradosso che i sindaci, in particolare quelli dei piccoli comuni, impongono tributi e non possono nemmeno disporre di quegli stessi fondi raccolti dai cittadini per ripagarli con servizi adeguati. Non basta la crescente diminuzione dei fondi alle finanze dei Comuni, ma oggi ci troviamo di fronte alla crescente penalizzazione dei centri più piccoli che si vedono fagocitare dai capoluoghi le sempre più risicate risorse in arrivo dal Roma».

E conclude: «Renzi si è dimenticato presto cosa vuol dire fare il sindaco, ma specialmente non ha mai saputo cosa vuol dire fare il sindaco di un piccolo Comune di 8 mila abitanti, che ha responsabilità enormi e guadagna 500 euro al mese lavorando 24 ore al giorno. Oltre che le giuste risorse per gestire i servizi adeguati per i propri cittadini, penso che queste persone meritino innanzitutto rispetto».

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