Rete mobile superveloce, il 5G è qui
Anche Milano tra le aree sperimentali

Sul sito del ministero dello Sviluppo economico il bando per dotare l’Italia di una tecnologia per reti mobili superveloce

È partita giovedì 16 marzo la sperimentazione del 5G in Italia che interesserà 5 città italiane: l’area metropolitana di Milano, Prato, L’Aquila, Bari e Matera. Lo annuncia il ministero dello Sviluppo economico, che pubblica sul proprio sito l’avviso pubblico relativo ai progetti per dotare l’Italia di una tecnologia per reti mobili superveloce. «Vogliamo essere - afferma nella nota il sottosegretario allo Sviluppo economico Antonello Giacomelli - nel gruppo di testa. L’Italia accetta la sfida europea ed anzi rilancia: in queste 5 città italiane mettiamo a disposizione le frequenze e chiediamo agli operatori interessati e a quanti vogliono con noi scommettere sul futuro di presentare i loro progetti». I lotti di gara sono tre: per il territorio della città metropolitana di Milano, per Prato e L’Aquila e per Bari e Matera. Le domande potranno essere presentate entro il 30 aprile; entro giugno la selezione. La sperimentazione durerà fino al 2020.

Il 5G, ricorda la nota, non è semplicemente un’evoluzione del 4G, ma è una piattaforma che apre nuove opportunità di sviluppo. Si tratta di una tecnologia abilitante per servizi innovativi che cambieranno profondamente, ad esempio, il modo di vivere e di spostarsi dei cittadini o il modo stesso di produrre da parte delle imprese. È una tecnologia in forte discontinuità con il passato sia per quanto riguarda la velocità che il tempo di latenza; ha potenzialità enormi sul fronte dei servizi che potranno essere sviluppati e sarà volano di crescita per il nostro sistema produttivo. Il bando del ministero non ha la sola finalità di sperimentare la rete 5G da un punto di vista infrastrutturale, viene richiesto infatti di presentare progetti che saranno valutati sia rispetto alla parte infrastrutturale che a quella dei servizi che saranno sperimentati. Il bando non è quindi rivolto solo agli operatori tlc ma anche ad altri soggetti di livello nazionale ed internazionale che vogliono sperimentare servizi con la tecnologia 5G, ad università, enti e centri di ricerca ed è incentivato il coinvolgimento di Pmi locali, startup ed enti pubblici.

Le città sono state selezionate sulla base di criterir elativi alla distribuzione geografica, alla capillarità di connettività ultraveloce, alla disponibilità di frequenze nella banda 3,7-3,8, all’appartenenza ai corridoi europei. In aggiunta alle tre realtà selezionate con questi criteri sono state individuate anche L’Aquila e Matera: la prima in quanto nella fase di ricostruzione post-terremoto, la seconda città in quanto capitale europea della cultura 2019 su cui stanno insistendo molti progetti che guardano al digitale.

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