Risolta la grana dei bonus bebè
Serina paga le famiglie straniere

Bonus bebè per tutti, con il pagamento della quota alle due famiglie straniere che non ne avevano beneficiato. Circostanza, questa, che aveva sollevato problemi di discriminazione.

Bonus bebè per tutti, con il pagamento della quota alle due famiglie straniere che non ne avevano beneficiato. Circostanza, questa, che aveva sollevato problemi di discriminazione.

Il Comune di Serina, dunque, corregge il tiro dopo che la comunità Ruah e Asgi (Associazione studi giuridici sull’immigrazione) avevano portato l’amministrazione leghista davanti al giudice. Da una parte arriva la conferma che ci si aspettava da mesi (a bilancio preventivo approvato) con il versamento, una ventina di giorni fa, di 520 euro per i due nuclei di immigrati che in passato non avevano ottenuto i soldi a causa di un regolamento che escludeva, tra i destinatari, gli stranieri. Dall’altra parte proprio la modifica del regolamento che, ora, contempla sia italiani sia persone provenienti da altri Paesi ma che, allo stesso tempo, alza il tetto temporale che dà accesso al contributo: dai due anni di residenza nel comune stabiliti dal vecchio documento, infatti, si passa a cinque.

Il vincolo, però, ritoccato verso l’alto, non piace alla minoranza. Secondo il consigliere Andrea Tiraboschi «l’amministrazione e il sindaco hanno avuto un approccio fortemente ideologico. È vero che hanno cambiato il regolamento da subito, accogliendo i ricorsi delle due associazioni. Ma è altrettanto vero che ora penalizzano tutti: impediscono alle famiglie che si trasferiscono a Serina di prendere il bonus bebè prima dei cinque anni di residenza. La misura poteva servire per attrarre nuove nuclei di persone. A questo punto, diventa inutile».

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