Rosso stop, il prefetto richiama i Comuni

Con una nota diffusa in giornata, la prefettura di Bergamo ha espresso la sua posizione in merito al discusso caso Rosso stop. Il prefetto Cono Federico, dopo aver sottolineato come «l’uso dei dispositivi automatici, dal momento in cui avvenga nei termini e con le modalità prescritte dal Codice della strada, contribuisce a rendere più sicura la viabilità», ha spiegato che ogni ricorso presentato dagli automobilisti che ritengono illegittime le sanzioni verrà analizzato singolarmente.

Nel comunicato viene comunque ribadito che, essendo state emesse solo il 18 marzo 2004 le omologazioni per l’uso in automatico delle apparecchiature che fotografano gli automobilisti ai semafori, le situazioni di coloro che sono stati sanzionati prima di tale data senza che avvenisse una contestazione immediata da parte dei vigili verranno analizzate con particolare attenzione.

«A proposito delle apparecchiature semaforiche - ha scritto inoltre la prefettura nel comunicato -, sulle quali, a seguito di alcune modifiche introdotte al Codice della strada, si sono manifestate valutazioni interpretative non univoche, il prefetto , con una direttiva datata 4 maggio 2003, ha richiamato l’attenzione dei sindaci sulle corrette modalità del loro utilizzo». Nella circolare, il prefetto ha ricordato che «dopo l’introduzione del nuovo Codice, è divenuto possibile l’uso in automatico di apparecchiature per le quali in precedenza era previsto l’impiego solo in presenza di un

agente sul posto».

Le omologazioni per l’uso in automaticho di «Rosso stop» sono però state emanate a marzo 2004, per questo, «per le contestazioni avanzate medio tempore dai multati in merito all’utilizzo delle apparecchiature elettroniche, i singoli ricorsi saranno decisi sulla base dei singoli atti prodotti».

(06/05/2004)

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