Rosso-stop, persi i primi ricorsi

I primi ricorsi avanti al giudice di pace contro le contravvenzioni elevate dal T-red (noto comunemente come rosso stop) di via Guzzanica a Stezzano si stanno risolvendo, negativamente per i multati. Attualmente, delle diverse decine di ricorsi discussi, quasi tutti sono stati respinti sostenendo l’infondatezza delle eccezioni sollevate, dando quindi ragione al Comune. Solo in casi sporadici i ricorsi sono stati accolti, in particolare quando le fotografie scattate dal dispositivo non mostravano chiaramente l’infrazione.
E ieri mattina, per la prima volta, un automobilista incappato nel T-red di via Guzzanica è stato anche condannato a pagare al Comune 140 euro di spese legali. Un andamento che sembra in controtendenza rispetto ad altre province, dove i ricorsi contro i medesimi dispositivi si stanno per la maggior parte risolvendo a favore degli automobilisti. Questo a seguito della recente nota del ministero dell’Interno che, dando ragione al prefetto di Lodi che l’estate scorsa aveva annullato 785 multe, ha sostenuto che per l’installazione dei T-red serve l’autorizzazione del prefetto stesso, altrimenti occorre la presenza di un agente di polizia.
I ricorrenti contestano la legittimità del T-red sotto diversi aspetti, dal suo utilizzo per accertare quel tipo di infrazione, alla durata del giallo, alla contestazione dell’infrazione da parte di una società privata anziché dal comando della polizia locale. Tutte eccezioni che finora i giudici hanno respinto. Il comitato locale ha preso contatti con gli altri comitati della penisola per arrivare alla creazione di un coordinamento nazionale.

(15/02/2008)

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